Trama
Belle, ricche, cattive: Al liceo Chelsea High tutti gli studenti sono belli, ricchi e attenti al minimo dettaglio. Notano una gonna spiegazzata. Il colletto di una camicia non stirato. Una borsa di seconda mano. In un posto così Norah Whittaker non passa certo inosservata. Lei che è cresciuta tra mercatini dell’usato e case galleggianti, con genitori hippie sempre circondati da musica e gente proveniente da ogni parte del mondo. Forse è stato così che il padre di Norah ha conosciuto la persona che ha cambiato la sua vita: quella che l’ha fatto arricchire all’improvviso e che all’improvviso l’ha gettato nel baratro.
Con abiti fuorimoda addosso, e un padre accusato di furto… sopravvivere nel liceo di Chelsea High sembra impossibile. Soprattutto quando ragazze come Coco Summers, che camminano per i corridoi come se stessero su una passerella, possono affossare o innalzare la tua reputazione con un solo commento su Instagram. Ma poi Norah conosce Ezra, un ragazzo dagli occhi misteriosi che sembra capirla davvero. Ezra, l’ex capitano della squadra di football, è affascinante e popolare, eppure pare diverso da tutti quelli che Norah ha incontrato nel liceo più glamour di Londra. Forse perché, come lei, ama le cose autentiche. O forse perché anche lui ha un segreto da nascondere…
Belle, ricche cattive di J. Oliver
Recensione
Jenny Oliver, giornalista editor e autrice londinese, ha all’attivo numerosissimi libri. Tra questi vanta Belle, ricche, cattive young adult uscito in Italia a maggio grazie a DeA Planeta.
Mi piace leggere gli young adult, sono freschi e leggeri pur mantenendo un messaggio chiaro e importante per i giovani lettori.
In questa storia troviamo una ragazza, Norah, che si vede costretta a cambiare scuola in seguito a un evento drammatico che ha reso necessario alla sua famiglia cambiare vita. I suoi genitori hanno preso parte a un investimento molto grande e per farlo decollare hanno coinvolto tutto il paese nel quale vivevano. Il progetto è poi andato a monte e i soldi investiti da tutti sono stati persi per sempre. Essendo loro promotori del progetto sono ora indagati per truffa e questo li ha portati a trasferirsi per affrontare un processo tenendo la figlia il più possibile al sicuro dall’ira degli amici di sempre.
Norah si trova catapultata in una scuola prestigiosa dove i ragazzi sono grandi sportivi o influencer famosi, inizia così a sentirsi isolata e a rimpiangere la sua vecchia vita.
La Chelsea High più che una scuola sembra un castello cupo e affascinante dove per i corridoi sfilano ragazzi che sembrano più divinità che esseri umani. Divinità che non hanno nulla a che spartire con lei, se non il passato dei loro genitori. Si perché questa era anche la scuola dei genitori di Norah, che hanno poi rinnegato la loro provenienza e la loro eredità per trasferirsi a vivere su una barca usando il baratto come moneta di scambio per procurarsi cibo e vestiti.
Una vita da hippy con una fortuna alle spalle, sembra un pò ipocrita come stile di vita. Ed è proprio questo quello che Norah inizia a pensare di mamma e papà quando con grande fatica impara a destreggiarsi tra la nuova scuola e la vita ormai triste e fatta di litigi in casa Whittaker.
Ci sono molte cose da affrontare, ai classici problemi adolescenziali si uniscono i nonni che vorrebbero conoscerla e introdurla nel loro mondo. Norah però è disposta a far parte della loro famiglia solo se la accettano cosi com’è – poche cerimonie e più sincerità – e questo getta altra tensione in famiglia.
L’unico punto di riferimento positivo sembra essere Ezra, compagno di scuola di Norah super popolare suo malgrado.
Ezra è bello si, ma non è cattivo come i suoi compagni e trova in Norah una compagnia sincera ed è tutto ciò che gli serve per ritrovare serenità dopo un lungo periodo di problemi familiari. Entrambi, conoscendosi meglio, avranno la possibilità di crescere e di scoprire che il mondo non è bianco o nero e che spesso bisogna essere più indulgenti con chi ci circonda.
Figura positiva che mi ha piacevolmente colpita e che trovo assolutamente ben sviluppata è quella del nonno.
Il nonno di Norah fa la sua comparsa quasi all’inizio della storia e sembra molto freddo e controllato, quasi timoroso di scontentare sua moglie che desidera che Norah si adatti velocemente e perfettamente alla vita da ricchi. Norah però ha un carattere forte e non desidera rinunciare a quello che è sempre stato il suo modo di essere, in suo soccorso – nelle lunghe e difficoltose visite della nipote nella loro lussuosa casa – interviene il nonno che decide che il modo migliore per conquistare il cuore della ragazza è adattarsi a lei anziché cambiarla. Nasce così un legame molto forte, unico, che sarà presto il grande punto di riferimento della protagonista quando tutto prenderà una piega molto, molto complicata.
Il finale del libro è un ottimo spunto di crescita per i protagonisti ma anche per il lettore giovane che si ritrova facilmente nei loro problemi.
Questo è il primo libro che leggo di Jenny Oliver e devo dire che mi ha piacevolmente sorpresa. Non è pieno di cliché ma mantiene lo stile adolescenziale che piace tanto da ormai molte generazioni. Propone una scuola elitaria simile a quelle che siamo abituati a vedere nelle serie tv ma anche dei personaggi che crescono e sviluppano una forte autodeterminazione che li renderà in grado di affrontare i periodi bui a testa alta.
Consigliato a tutti gli adolescenti che cercano un libro che li stimoli a superare le difficoltà e agli adulti che vogliono ricordare com’era essere giovani e in cerca di sé stessi.
Grazie infinite a DeA Planeta per la copia cartacea!
Tempo di lettura del libro: 5 giorni
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Cosa ho ascoltato durante la lettura:
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