“Aristotele detective” di Margaret Doody – Recensione a cura di Aglaia

Tempo stimato di lettura: 3 minuti

Sinossi:

La narrazione inizia con un delitto: un importante cittadino di Atene, Boutades, viene trovato morto in casa, ucciso da una freccia scagliatagli in gola. Stefanos, giovane cittadino ateniese da poco orfano di padre, si ritrova coinvolto nel processo dopo che suo cugino Filemone è stato accusato dell’assassinio da parte di Polignoto, nipote di Boutades. Così Stefanos decide di chiedere aiuto ad Aristotele, suo ex maestro e abile retore. Tra arringhe e misteriosi delitti solo la genialità di Aristotele riuscirà a sciogliere l’enigma, e Stefanos il giorno del processo smaschererà il vero colpevole.

Recensione:

Aristotele detective è  un romanzo del 1978 della scrittrice canadese Margaret Doody, edito dalla casa editrice palermitana  Sellerio.  A rigore dovremmo  definirlo ‘giallo’,  ma  nella sostanza è romanzo storico e, insieme, investigativo.

Ed è proprio questo aspetto che fa sì che il romanzo coinvolga anche il lettore più riottoso nei confronti del genere o chi, solo dal titolo, si allontana immaginando di dover essere costretto a aleggere pagine di storia greca. Non è così, perchè la maestria dell’autrice fa appassionare alle pagine di questo libro, che si svolge come una vivace discussione di filosofia, di storia, di logica e di dialettica.

E non si può leggere en passant, no, perchè si rischierebbe di non capire dopo o perdersi qualche indizio necessario per risolvere il caso.

Nei panni del detective agisce il filosofo Aristotele, coprotagonista della vicenda narrata da Stefanos.  Il filosofo è collocato dalla scrittrice nel cuore della storia con le sue proprie  competenze ermeneutiche, con la profonda conoscenza dell’animo umano e dei fenomeni della natura unite alle eccellenti qualità dialettiche e argomentative. Insomma, un  perfetto antesignano del detective letterario tardo ottocentesco. “L’Aristotele della Doody è frutto del fascino esercitato contemporaneamente sull’autrice dalla Storia e dalla  fiction, dagli eventi dell’antichità e dalle storie narrate.” ( cfr. Alice Bencivenni, Aristotele Detective. Tra fascino della storia e fascino delle storie, “Storicamente”, 9 (2013), no. 8. )

aristotele detective

Il romanzo inizia, omericamente, con una opportuna invocazione alla musa: «Ascoltami, o musa Clio, e aiutami nella stesura di questa storia. I fatti che riferisco sono veri» .  A fare appello alla protettrice della Storia è l’ateniese Stefanos, figlio di Nichiarco, voce narrante del romanzo e protagonista della storia. Una storia in cui appunto sono  costruite più  storie e  nella Storia, più precisamente nella Storia antica,  tra la fine dell’età classica e l’inizio dell’età ellenistica, gli anni gloriosi dell’impresa di Alessandro il Grande alla conquista dell’Asia e degli insegnamenti del filosofo Aristotele.

Ed ecco un delitto, come ogni romanzo giallo che si rispetti: un importante cittadino di Atene, Boutades, viene trovato morto in casa, ucciso da una freccia scagliatagli in gola. Stefanos, giovane cittadino ateniese da poco orfano di padre, si ritrova coinvolto nel processo dopo che suo cugino Filemone è stato accusato dell’assassinio da parte di Polignoto, nipote di Boutades. Così Stefanos decide di chiedere aiuto ad Aristotele, suo ex maestro e abile retore.

La linea principale della difesa prevedeva di provare che Filemone non era ad Atene il giorno del delitto, poiché era stato esiliato qualche anno prima in seguito ad una rissa in taverna. Il principale ma opinabile argomento della difesa è infatti – «non è ragionevole sospettare un uomo che non è qui»: è il momento di Aristotele – il quale, a riguardo, dichiarerà «Provare delle negazioni: un aspetto tedioso della logica» .

Ma Stefanos dovrà ricredersi quando, in seguito alle sue indagini, troverà proprio ad Atene la moglie ed il figlio di Filemone.

La situazione per Stefanos non è facile: dopo un incontro con Filemone, che clandestinamente era tornato ad Atene per vedere la madre e che gli spiega di essere innocente, Stefanos viene assalito da alcuni sicari che per poco non lo uccidono. Intanto in casa Boutades le morti si susseguono. Prima la moglie e poi uno schiavo di famiglia vengono trovati senza vita. Solo la genialità di Aristotele riuscirà a scoprire il colpevole.

La scrittrice  si sbizzarrisce a trasformare il filosofo in un vero e proprio Sherlock Holmes ante litteram , nel tentativo  di dimostrare, sempre attraverso la sua finzione storica, che, senza il metodo dimostrativo della logica aristotelica , non ci sarebbe stato  il romanzo investigativo né  il tipo di detective deduttivo alla Sherlock Holmes, prototipo degli investigatori letterari del novecento (l’Hercule Poirot di Agatha Christie,  il Nero Wolfe di Rex Stout, il Guglielmo da Baskerville di Umberto Eco, solo per citarne alcuni). Accanto a Sherlock Holmes/Aristotele agisce un corrispondente dottor Watson, cioè Stefanos, che diventerà presto non solo l’alter ego investigativo di Aristotele (con la stessa posizione, per così dire, intellettualmente subalterna ),  ma anche, come nei romanzi di Sir Arthur Conan Doyle, sarà fatto al tempo stesso narratore delle vicende di cui è protagonista.
Un giallo particolare, appassionante,  che ci fa ritrovare a passeggiare  tra le vie dell’ antica Atene, sotto il potente impero di Alessandro Magno.
Ciò che colpisce particolarmente è  la precisione delle descrizioni, l’accuratezza nel descrivere un epoca così lontana,perfino le varie fasi del processo, gli usi e i costumi.
E poi c’è la figura di Aristotele, un Nero Wolfe dell’antichità, che con la sua esperienza, la retorica, la logica riesce a guidare il giovane Stefanos, conducendolo verso la verità, con l’atteggiamento di un maestro che guida il suo allievo, insegnandogli non solo cosa pensare, ma soprattutto come pensare.

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Recensione di: Aglaia
Scheda libro

Titolo: Aristotele detective
Autore: Margaret Doody
Data pubblicazione*: 03/09/1999
Editore: Sellerio editore Palermo
Lingua: Italiano
Genere: Romanzo storico giallo
ISBN: 8838915229
Autore recensione: Aglaia
Valutazione recensione: 4
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