Trama:
“Il Piccolo Principe” è la storia dell’incontro in mezzo al deserto tra un aviatore e un buffo ometto vestito da principe che è arrivato sulla Terra dallo spazio. Ma c’è molto di più di una semplice amicizia in questo libro surreale, filosofico e magico. C’è la saggezza di chi guarda le cose con occhi puri, la voce dei sentimenti che parla la lingua universale, e una sincera e naturale voglia di autenticità. Perché la bellezza, quando non è filtrata dai pregiudizi, riesce ad arrivare fino al cuore dei bambini, ma anche a quello degli adulti che hanno perso la capacità di ascoltare davvero
Recensione:
“Non si vede bene che col cuore, L’essenziale è invisibile agli occhi.”
La filosofia di questa meravigliosa storia si può, in buona parte, racchiudere in questa significativa frase.
Ma quanti di noi riescono a “vedere bene con il cuore”?
Il piccolo principe, nativo di un piccolissimo pianeta lontano, vuole fare esperienza dei mondi e conoscere gli uomini, lui, che ha sempre spazzato i suoi tre vulcani e accudito la sua rosa.
Il suo viaggio lo porterà a visitare luoghi sconosciuti, diversi, lontani, e a incontrare i più svariati individui, che trasmetteranno i propri valori: dal sovrano che si ritiene illuminato al vanitoso desideroso di elogi, dall’ubriacone che beve per dimenticare all’uomo d’affari che crede di possedere le stelle, dal lampionaio al geografo, fino ad arrivare sulla Terra, dove imparerà cosa vuol dire conquistare la fiducia di qualcuno e quanto questo possa essere difficile, e stringerà un legame particolare con un aviatore adulto, ormai anche nel cuore, che ne sarà rapito al punto da abbandonare i suoi preziosi utensili da lavoro, per correre in aiuto di “un piccolo principe da consolare”. Ma qui, scoprirà anche il dolore del distacco e sentirà la mancanza della sua rosa.
Una fiaba dolce, armoniosa, da leggere sicuramente ai nostri bambini, ma da scoprire assolutamente anche in età adulta. Nel suo lungo viaggio, il nostro ometto ci farà riscoprire gli aspetti più genuini dell’esistenza umana, apprezzare la semplicità dei piccoli gesti e degli affetti di tutti i giorni, ci farà provare un nodo al cuore per la nostalgia e sorridere per un bel ricordo; sperimentare il freddo della solitudine, perché…
“Si è soli anche con gli uomini!”
…non senza una nota di struggente malinconia.
E, perché no, assaporare la bellezza di un bel tramonto.
Perché poi: “Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano).”
Storia: 5/5
Illustrazioni: 5/5
Copertina: 5/5
Potete trovare il libro qui:
5 risposte
È un libro che rileggo spesso e con piacere. Ogni volta scopro qusalcosa di nuovo e ogni volta mi tendo conto di come sia sempre attuale (soprattutto nella parte in cui il piccolo principe visita i vari asteroidi che separano il suo pianeta dalla Terra), nonostante abbia ormai più di 70 anni.
Qualcosa*
Rendo*
Ciao! 🙂
Ti ringrazio moltissimo per il commento! Amo questo libro, e mi fa piacere sapere che anche tu lo apprezzi. Sono pienamente d’accordo con ciò che hai scritto. 🙂
-Haru-chan-
E’ una recensione scritta davvero bene. Non era così semplice parlare del “piccolo principe”; il rischio principale era svelare troppo della trama o anticipare spunti del finale, rovinandone in parte la lettura. Ho appunto trovato molte recensioni che peccavano di questo aspetto, invece, Haru Chan ha saputo scrivere per bene la trama, lasciando emergere anche forti emozioni, che un’opera grande come questa riesce a tirar fuori dai nostri cuori 🙂 Brava!!!
Ciao! 😀
Ti ringrazio moltissimo per il tuo commento, tengo davvero tanto a questo libro, e, come te, credo che possa trasmettere fortissime emozioni. Sono felice di essere riuscita a farne trapelare anche solo qualcuna! 😀
-Haru-chan-