Recensione “Natale, diamanti e baci sotto al vischio” 2 racconti in 1 di Katherine Jane Boodman – Elister Edizioni
Trama:
2 RACCONTI IN 1. Due case, un’unica famiglia, la cena della vigilia di Natale, amici e parenti riuniti per festeggiare.
Da una parte un set di personaggi di prim’ordine: il traditore, l’amante, la melodrammatica, il tatuatore, la coppia perfetta, lo sfinito, la spocchiosa, la smemorata, l’insopportabile, la stringi guance, il fumatore di sigari, l’urlatrice e il saggio.
Un pasto che non finisce mai. Risate, affetto e… una spilla di diamanti rubata.
Chi l’avrà presa? Ma, soprattutto, quando si alzeranno da tavola?
Dall’altra parte, abbiamo Emma, una restauratrice non troppo considerata, che è stata obbligata a partecipare alla cena della vigilia di Natale a casa dei suoi genitori.
Alla serata saranno presenti anche amici di vecchia data dei genitori e il fratello, con cui Emma porta avanti una diatriba che dura da anni.
A sorpresa, però, arriva anche un amico del fratello, Tommaso, un ricercatore informatico dal carattere piuttosto chiuso a causa di un’infanzia difficile.
Tra cioccolate al peperoncino, gelosie mai superate e una simpatica nonnina dall’udito compromesso, cosa accadrà sotto al vischio prima dello scoccare della mezzanotte?
Recensione Natale, diamanti e baci sotto al vischio.
Recensione:
Un po’ tutti aspettano il Natale: chi per spirito religioso, chi per avere finalmente qualche giorno di ferie, chi, approfittando dell’occasione, per organizzare cene e scambi di regali con gli amici.
Ma Natale è soprattutto sinonimo di famiglia, è il giorno in cui tutte le liti tra parenti vengono messe da parte per trascorrere momenti di armonia, in cui le persone che non si vedono durante l’anno hanno la possibilità di riabbracciarsi, in cui diventare tutti più buoni.
E’ così anche per il piccolo Tommy, uno sveglissimo ragazzino di undici anni che racconta in maniera disincantata la sua Vigilia in famiglia, tra classici screzi tra zii e cugini, interminabili portate e pupazzi di neve monocchi, in cui tutto sembra andare per il verso giusto fino alla sparizione dell’adorata spilla di diamanti della zia Ella: chi l’avrà rubata?
Nel mentre, a chilometri di distanza, si svolge il Natale dell’altra parte della famiglia, bloccata a causa della neve: la giovane Emma si trova costretta a passare controvoglia le giornate di festa con i suoi genitori e con l’invidiato fratello, con cui litiga fin dall’infanzia. Ma la magia del Natale, complice un arrivo inaspettato e un immaginario rametto di vischio, la porterà a liberare finalmente il suo cuore e a passare ore di rinnovata gioia.
Katherine Jane Boodman unisce qui le caratteristiche più tipiche del Natale in due racconti molto diversi tra loro ma che racchiudono perfettamente lo spirito delle feste.
Considerazioni:
La prima storia ha un pizzico di giallo, un finale sorprendente e un piglio decisamente comico, in cui gli adulti, visti tramite gli occhi di un bambino, sono descritti in modo esilarante ma veritiero, accentuandone le caratteristiche che possiamo ritrovare anche nelle nostre famiglie.
Il secondo racconto, in vena più romantica, è invece incentrato sul potere della riconciliazione, dell’incontro come chiarimento e apertura, sia della mente che, di conseguenza, anche del cuore.
Letture piacevoli, poco impegnative, scritte con uno stile semplice e scorrevole, non banale.
Il primo testo batte il secondo per spontaneità e simpatia, l’altro è un po’ troppo smielato; ma d’altronde, se non si è dolci a Natale..!!
“Era quello il vero spirito del Natale, non i regali, non le decorazioni, non le valanghe di cibo, ma la possibilità, il diritto, di stare tutti insieme, alla pari.”
Potete trovare il libro qui:
Le fiamme di Pompei
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