TRAMA:
Un’avventura carica di magia dove la fantasia rende tutto possibile e dove i sogni non hanno limiti. Edmund e Lucy, con il saccente cugino Eustachio Clerence, vengono improvvisamente trasportati in un viaggio fantastico a bordo di una nave, dipinta in un quadro, che di colpo si materializza. Vivranno nuove eccitanti avventure e impareranno ad apprezzare Eustachio.
RECENSIONE:
Finalmente un cambio di scena, in questo volume non ci troviamo più nel regno fantastico ma nelle acque di oriente di Narnia e viviamo un’avventura fantastica, assolutamente magica.
E’ estate e i genitori dei nostri protagonisti sono partiti per un lungo viaggio portando con loro i fratelli più grandi. Edmund e Lucy sono così costretti a trascorrere le vacanze a casa di un vecchio zio (non vi dico chi è ma sappiate che ritroverete un vecchio fantastico amico!!) in compagnia del cugino Eustachio.
Eustachio è un bambino insopportabile, dispettoso, non crede alla magia e prende in giro i cugini per quanto raccontano di Narnia. Non solo non crede ai loro racconti ma li usa per deriderli continuamente.
Questo atteggiamento è marcato dall’autore per far si che il lettore noti il lento ma meraviglioso cambiamento che compie lungo la narrazione. Non solo smetterà di deridere i cugini ma sarà anche messo davanti all’evidenza del mondo fantastico di Narnia e delle sue meraviglie.
Nel libro precedente i Pevensie hanno aiutato il principe Caspian a riprendere il trono che gli spettava di diritto e a dare via a una grande dinastia di regnanti buoni e giusti.
Poco prima di essere cacciato però, il perfido re Miraz aveva mandato sette nobili ad esplorare i mari di oriente, cercando così di liberarsi di loro.
Non essendo mai tornati Capsian decide di salpare con il suo grande veliero e andare a cercarli.
Ecco che i fratelli, Eustachio e Caspian partono per uno dei viaggi più straordinari che Lewis ci abbia mai raccontato.
Non proseguo con la trama perché credo fortemente che questo libro sia il capolavoro assoluto di Narnia.
Se il primo libro ci ha emozionati con la creazione del regno, questo ci stupisce per la grande avventura, per i luoghi che ci sembrerà di visitare davvero, ma soprattutto perché, sotto un velo di magia e divertimento, Lewis riesce a passarci messaggi importanti .
Ci ritroviamo così a crescere con i protagonisti.
In questo libro sono ricorrenti e molto forti i riferimenti alla religione e Aslan si conferma non solo come uno straordinario personaggio ma anche come figura simbolica di Gesù.
Lettura scorrevole e piacevole, la trama è assolutamente stupenda.
Lewis non delude mai.
Recensione a cura di: Mirtilla Malcontenta
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