Recensione anime “Kimi no Na wa – Your name” Regia di Makoto Shinkai
Trama:
Il film ci accompagna nella vita di Mitsuha e Taki. Mitsuha è una studentessa che vive in una piccola città rurale e desidera trasferirsi a Tokyo, nella grande metropoli dove ogni sogno si può realizzare. Taki è uno studente di liceo che vive proprio a Tokyo, ha un lavoro part-time in un ristorante italiano, ma vorrebbe lavorare nel campo dell’arte o dell’architettura.
Una notte, Mitsuha sogna di essere un giovane uomo, si ritrova in una stanza che non conosce, ha nuovi amici e lo skyline di Tokyo si apre dinnanzi al suo sguardo. Nello stesso momento Taki sogna di essere una ragazzina che vive in una piccola città di montagna che non ha mai visitato. Ma quale sarà il segreto che si cela dietro questi strani sogni incrociati?
Recensione:
“Ci sono volte quando mi sveglio la mattina che…
Non so per quale motivo… Ma mi ritrovo con le lacrime agli occhi.”
Mitsuha Miyamizu è una liceale nata nella cittadina di Itomori, che vive con la nonna e la sua sorellina Yotsuha, occupandosi del tempio di famiglia e portandone avanti le tradizioni. Tale cosa però, le provoca spesso derisione da parte delle compagne di classe.
Inoltre Mitsuha ha un rapporto praticamente inesistente con suo padre, che inserito nel campo della politica dalla morte della moglie avvenuta diversi anni prima, ha abbandonato il tempio, lasciando le due giovani figlie alle cure della nonna.
Tutto questo, unito alla monotonia della cittadina, ha finito per stancare Mitsuha, che sogna di reincarnarsi in una prossima vita in un bel ragazzo di Tokyo: quale non sarà la sua sorpresa quando si sveglierà una mattina nel corpo di Taki, per l’appunto uno studente di Tokyo. La ragazza vivrà questa esperienza come un sogno.
Avendo capito che gli scambi di corpo durano fino al successivo risveglio, i due ragazzi iniziano a scambiarsi messaggi tramite un diario telefonico, finendo però per interferire l’uno nella vita dell’altra: Mitsuha otterrà infatti per Taki un appuntamento con la signorina Okudera, che da sempre piace al ragazzo. Questo percorso legherà molto Mitsuha a Taki, tanto che lei si accorgerà di aver iniziato a sognare di incontrarlo.
Un giorno Mitsuha racconta a Taki della cometa Tiamat, che passerà vicino al Giappone proprio il giorno del suo appuntamento e della festa del villaggio di Itomori, ma Taki sembra non capire…
“Sono sempre stato alla ricerca di qualcosa… Questa sensazione si è impadronita di me col tempo… Non saprei dire se sto cercando una persona… O un posto… O se sto cercando un lavoro… Mi sento sempre come se stessi cercando qualcosa… Un qualcuno… Sono sempre stato alla ricerca… Di qualcuno!”
Taki Tachibana è uno studente liceale appassionato di disegno e architettura, che vive nel centro di Tokyo con il padre e lavora come cameriere in un ristorante italiano. Un giorno, senza capirne il motivo, si sveglia inaspettatamente nel corpo di una ragazza di cui non conosce nemmeno il nome e che scoprirà chiamarsi Mitsuha.
Gli scambi continuano per un po’ di tempo e Taki, vivendo di volta in volta la vita di Mitsuha si rende conto che la ragazza non è per niente ben vista nè tra i compagni di scuola nè tra gli abitanti del paese in cui vive. Semplice ma senza peli sulla lingua, Taki si calerà nei panni di Mitsuha tanto da riuscire a renderla più popolare a scuola.
Dopo l’appuntamento con la signorina Okudera e dopo il racconto di Mitsuha riguardante la cometa Tiamat, Taki prova a chiamare la ragazza senza tuttavia riuscire a contattarla. Ciò lo porterà a capire che non ci saranno più scambi di corpo con Mitsuha e a cercare di incontrarla… Dallo stesso autore di 5 centimetri al secondo e Il giardino delle parole, Your name è un film dolce e coinvolgente, capace di stupire ed emozionare lo spettatore dal primo all’ultimo istante.
Sentimentale nel senso più profondo del termine, risveglia quella sensazione di incompletezza che forse a tutti sarà capitato di provare almeno una volta nella vita. Solitudine, insoddisfazione, paura e senso di perdita e infine amore, quello con la a maiuscola, si intrecciano in questo meraviglioso film di animazione.
Imperdibile.
Recensione a cura di Haru Chan e Misa Chan.
Le fiamme di Pompei
La canzone del trailer è: Zen Zen Zense
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