Recensione Omnia One Group Editore “La notte della pantera” di Diana J. Stewheart
Trama:
Sensuale come la carezza di un’esperta amante; avvolgente come un buon whisky invecchiato e selvaggia come la giungla. Chi è la Pantera, la misteriosa spogliarellista che sta facendo impazzire tutti coloro che seguono i suoi show? Per scoprirlo, bisogna addentrarsi nei meandri dei locali a luci rosse, tempi degli snuff movies e peep show.
Dusseldorf, Germania, giorni nostri. Il cielo che sovrasta la città, è testimone silenzioso dei delitti che avvengono al Papillon, equivoco locale di spogliarelli. A gestirlo è un certo Hans Schumann, un losco individuo colluso con la malavita internazionale. Per anni è riuscito a mantenere segreti i festini e le orge a base di droga e sesso estremo che si svolgevano al suo interno, ma una notte qualcuno getta nel cortile adiacente il locale il corpo brutalmente straziato di Andrea Moser aspirante ballerina. Da quel momento, Eva Bosch, brillante detective della Squadra Omicidi, dovrà percorrere il tunnel della perdizione che la porterà a conoscere se stessa e a sfoderare armi che non sospettava di avere.
Recensione:
Vendetta.
Un locale, il Papillon, che definire equivoco è un eufemismo.
Ragazze discinte, clienti che pretendono le più depravate perversioni e corpi innocenti che, troppo spesso, devono scendere a compromessi per accontentare richieste assurde e portare a casa il pane, magari condito con un briciolo di serenità.
Hans Schumann, il boss, non ha certo peli sullo stomaco, nella sua vita ne ha viste di cotte e di crude e ha anche pagato qualche conto alla giustizia.
E comunque è ancora lì, a tirar le fila di destini consapevoli e ignari, innocente ma non troppo spettatore dello spettacolo della perversione umana.
Un colpo di fortuna lo porta a scoprire colei che diventerà la punta di diamante del suo locale: la Pantera.
Una ragazza dal fisico statuario, dalle movenze feline e dal volto misterioso.
Proprio qui sarà il bello, poiché la maschera cadrà soltanto dopo qualche serata di conoscenza con la nuova star.
Inutile dire che il pubblico risponderà in massa all’appello…
Nel frattempo Andrea Moser, ballerina del Papillon, viene trovata assassinata e brutalmente seviziata.
Cosa potrà mai aver fatto una ragazza per meritare uno scempio simile? Il suo cuore griderà vendetta e forse la sua richiesta di aiuto non sarà ignorata…
Eva è un’abile detective della squadra omicidi e si ritroverà a indagare sull’efferato caso Moser.
Inutile dire che metterà mente e cuore al servizio della giustizia, cercando in ogni modo di trovare il colpevole, o i colpevoli, di quell’assurdo crimine.
Per fare ciò dovrà abbassarsi agli infimi livelli degli assassini, indagando nell’immondezzaio in cui si sprecano filmini snuff, sesso di gruppo e qualsiasi tipo di perversione.
E il modo migliore per tenere d’occhio Schumann e il Papillon sarà quello di lavorare per lui e i suoi maledetti clienti pervertiti…
Diana J. Stewheart delinea per noi una trama semplice eppure coinvolgente, accelerando sul sentimento più affascinante e temibile di tutti: quello della vendetta.
Una storia dura da digerire, una storia sin troppo attuale.
Le fiamme di Pompei
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