Recensione Fanucci “La guerra dei mondi” di H. G. Wells
Trama:
Cosa sono quelle esplosioni che si registrano a ritmo regolare sulla superficie di Marte? Da dove proviene quel gigantesco cilindro metallico fiammeggiante, piovuto dal cielo, rinvenuto in un cratere a poca distanza dal centro di Londra? Qualunque sia la forma di vita che ha guidato quell’oggetto fin lì, nessuno può prevedere l’entità della catastrofe che sta per scatenarsi sull’intera umanità. Quei cilindri che non cessano di cadere sulla superficie della Terra sono abitati da creature il cui unico scopo è distruggere ogni forma di vita sul pianeta e colonizzarlo. Le loro gigantesche macchine da combattimento sono pronte ad annientare qualsiasi forma di opposizione umana e a rendere la Terra una landa desolata da scenario post-apocalittico. Un’umanità terrorizzata e disillusa, avviata impotente verso una fine crudele, vede avverarsi l’incubo più profondo e ancestrale: l’apocalisse. Il destino ultimo del mondo sembra aver trovato il suo compimento. Un disegno più grande di quanto l’intelligenza umana possa comprendere sta per essere rivelato. Una delle storie più straordinarie mai raccontate.
Un’epopea visionaria e rivelatrice, da una delle menti più geniali della letteratura fantascientifica mondiale.
Recensione:
Questo ultimo libro della serie di H. G. Wells edito da Fanucci è senza dubbio il più bello e interessante.
Nonostante abbia un inizio lento, la lettura di questo volume è appassionante e illuminante. A un centinaio di anni di distanza da quando è stato scritto rimane il migliore libro post apocalittico.
Il punto focale del libro è il messaggio che Wells vuole darci. L’invasione aliena non avviene per conquistare la Terra – vista spesso come mondo ideale, popolato da una specie evoluta – ma per reclamarla come possedimento di una razza dominante, superiore a noi. Al contrario di quanto si possa pensare ne La guerra dei mondi l’uomo non soccombe tanto alla forza dell’invasione quanto a un genere di conquista che mai prenderemmo in considerazione. L’uomo viene infatti schiacciato dalla superiorità intellettiva degli alieni. Noi non siamo una razza superiore, non ci facciamo scrupoli quando distruggiamo i nostri stessi territori, quindi perchè dovremmo restare sconvolti da una invasione aliena?
Una razza superiore a noi ci conquista e noi diventiamo merce nelle loro mani.
Wells ci propone una visione illuminante della fantascienza, delle invasioni, dei mondi che ancora non conosciamo. In questo libro l’autore ci da un chiaro messaggio: noi non siamo i padroni della Terra. Noi siamo ospiti e potremmo venire scalzati in ogni momento.
Noi non siamo esseri superiori.
Scritto in periodo post boom industriale, Wells – ispirato dalle minacce di scontri imminenti – riversa nel libro la grande paura della guerra e dell’oppressione del nemico che tutti avevano.
Consiglio il libro a tutti gli amanti del genere ovviamente, ma anche a chi vuole davvero restare stupito da uno dei più bei libri che si possano leggere.
Grazie ancora a Fanucci Editore per avermi dato la possibilità di leggere i libri di H. G. Wells
Mirtilla Malcontenta
Le fiamme di Pompei
Potete trovare il libro qui:
Le fiamme di Pompei
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