Recensione Iperborea “Atlante leggendario delle strade d’Islanda” di Jon R. Hjalmarsson

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Recensione Iperborea “Atlante leggendario delle strade d’Islanda” di Jon R. Hjalmarsson

Trama:

In nessun altro paese come l’Islanda la fantasia è tanto legata al paesaggio, a una natura imprevedibile e misteriosa che non ha tardato a popolarsi di spettri, demoni, principesse elfiche ed eroici banditi capaci di vivere nei deserti di ghiaccio e lava degli altipiani interni. Ogni angolo dell’isola ha il suo mondo di storie, da cui derivano usanze, tradizioni e innumerevoli toponimi.

L”Atlante leggendario delle strade d’Islanda” ci guida in un viaggio lungo la famosa statale n.1 attraverso le leggende di luoghi noti e territori meno battuti. Dall’impronta del cavallo di Odino che creò il canyon di Ásbyrgi alle rune magiche dei Fiordi Occidentali, all’Helgafell, il «Monte sacro», che può esaudire tre desideri di chi lo scala. Storie di timide donne-foca e fantasmi in agguato su sentieri impervi, gole abitate dai troll e tesori nascosti sotto immense cascate, sacerdoti che fermano eruzioni vulcaniche e vescovi-stregoni che combattono il male a suon di salmi e sortilegi.

Racconti pieni di un’irriverente saggezza popolare su mostri marini che perseguitano i pescatori o chiedono solo una scogliera in cui vivere perché «da qualche parte anche i cattivi dovranno pur stare». Avventure in cui l’uomo indifeso di fronte alle forze della natura si affida spesso alle arti arcane, ma ogni duello di magia si rivela una tenzone poetica, un giocoso inno alle parole che riecheggerà nell’orecchio di chi intraprende un viaggio attraverso i silenzi boreali e i vivaci sentieri dell’immaginario islandese.

Recensione Atlante leggendario delle strade d’Islanda


Recensione:

“Atlante leggendario delle strade d’Islanda” è una raccolta di racconti in combinazione con una descrizione di stupendi paesaggi islandesi.
Preceduti da una introduzione a cura dell’autore, i racconti si basano su una bellissima mappa ricca di simboli che riportano alle fantastiche tradizioni di questa terra ricca di mitologia.

Ogni capitolo inizia con una breve descrizione di una delle molte strade mitiche d’Islanda per poi proseguire con il racconto del mito.
La lettura è piuttosto immediata, i miti raccontati dall’autore sono quasi tutti interessanti.

Alcuni passaggi sono decisamente belli, come questi che ho tenuto da parte per voi:

“Nelle alte valli del Borgarfjiorour, il Hvità (fiume bianco)
si precipita dagli altopiani 
interni per correre verso il mare e forma
alcune prodigiose cascate,
prime fra tutte le Hraunfossar “Cascate di lava”
(La tragedia di Barnafoss Capitolo 2)

“Su galoppa nel buio del macigno,
via trascina quel brutto maligno,
che mai più veda il sole che sorge,
né il chiarore che il diman gli porge.”
(La chiesa degli elfi a Tungustapi Capitolo 6)

“Memorando fu il momento
che il tritone sogghignò:
un tesoro pien d’argento
l’uomo a riva riportò,
poi baciò la bella sposa
che l’accolse ma insincera
e la bestia sua festosa
dalle botte fece nera.”
(E il tritone se la rise Capitolo 57)

Il libro è indubbiamente bello, ben fatto sia come cover che come cura delle mappe.
Avrei preferito però, trattandosi in fondo di un atlante – seppur leggendario – leggere descrizioni più ricche per quanto riguarda le strade, mentre i miti sono raccontati molto bene.

Nella sua totalità è una lettura leggera e piacevole, ricca di spunti e di magia.

Un bel libro, ma non il migliore della CE.

Potete trovare il libro qui:

Le fiamme di Pompei


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Recensione di: Laura Cammareri
Scheda libro

Titolo: Atlante leggendario delle strade d'Islanda
Autore: Jon R. Hjalmarsson
Data pubblicazione*: 15/06/2017
Editore: Iperborea
Lingua: Italiano
Genere: Narrativa
ISBN: 8870914801
Autore recensione: Laura Cammareri
Valutazione recensione: 3
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