“Ma perché tu non mi creda libero da ogni umano difetto, sappi che io sono dominato da una passione insaziabile…Non mi sazio mai di libri. Ne’ libri c’è qualcosa di singolare: l’oro, l’argento, le gemme, le vesti di porpora, le case adorne di marmi, i campi ben coltivati, i dipinti, i cavalli ben bardati, e le altre cose di questo genere danno un piacere muto e superficiale; i libri dilettano nel fondo dell’animo, parlano con noi, ci consigliano e con noi si uniscono con viva e vivace familiarità; né solamente ciascuno di essi penetra nell’animo del lettore, ma suggerisce il nome di altri; e l’uno gli dà il desiderio dell’altro.”
(Familiares)
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