I 5 libri horror che non dimenticherai facilmente

Tempo stimato di lettura: 5 minuti

 

 

 

 

I libri horror sono spesso un pugno nello stomaco.
Io personalmente non ho mai letto un horror prima dei 30 anni e mai dopo le 18 di sera. Ci sono dei limiti a tutto e uno di questi per me è leggere un horror quando fa buio. E’ un po’ come cercare volontariamente di farsela sotto dalla paura!
Per me restano vietati i film horror, ma posso ormai sopportare con stoica passività i libri paurosi.
Non ho mai letto nemmeno piccoli brividi, non credo che da ragazzina sarei riuscita a sopportare la paura di quelle storie così ingenue e così forti allo stesso tempo. I miei figli non li leggono perché per loro sono troppo blandi….io li guardo con sospetto ancora adesso quando ci passo davanti nelle librerie.

Tornando a noi, in questi 8 anni in cui mi sono data anche all’horror ho letto un po’ di tutto ma non sempre ho apprezzato le storie mostruose che mi sono capitate. Per me l’horror non deve mai diventare splatter, non deve sfociare nello “schifo da vomito” e non deve in alcun modo essere banale. Ammetto di essere difficile ma insomma…già faccio fatica, almeno che siano di buona qualità!

Per questo credo sia importante elencarvi quelli che per me sono horror belli, ben fatti, paurosi e inquietanti senza mai scadere nel banale.

Il miglior horror per me è quello in cui la maggior parte delle cose paurose non le leggi ma accadono nella tua testa quando chiudi il libro.

Ecco quindi i 5 migliori libri horror da leggere quando vi sentite davvero coraggiosi!

 

Shining, di Stephen King


Shining

L’Overlook, uno strano e imponente albergo che domina le alte montagne del Colorado, è stato teatro di numerosi delitti e suicidi e sembra aver assorbito forze maligne che vanno al di là di ogni comprensione umana e si manifestano soprattutto d’inverno, quando l’albergo chiude e resta isolato per la neve. Uno scrittore fallito, Jack Torrance, con la moglie Wendy e il figlio Danny di cinque anni, accetta di fare il guardiano invernale all’Overlook, ed è allora che le forze del male si scatenano con rinnovato impeto: la famiglia si trova avvolta ben presto in un’atmosfera sinistra. Dinanzi a Danny – che è dotato di un potere extrasensoriale, lo “shine” – si materializzano gli orribili fatti accaduti nelle stanze dell’albergo, ma se il bambino si oppone con forza a insidie e presenze, il padre ne rimane vittima.

Potete trovare il libro qui. Potete leggere la mia recensione qui.

 

L’incubo di Hill House, di Shirley Jackson


Hill House

Chiunque abbia visto qualche film del terrore con al centro una costruzione abitata da sinistre presenze si sarà trovato a chiedersi almeno una volta perché le vittime di turno non optino, prima che sia troppo tardi, per la soluzione più semplice – e cioè non escano dalla stessa porta dalla quale sono entrati, allontanandosi senza voltarsi indietro. A tale domanda, meno oziosa di quanto potrebbe parere, questo romanzo fornisce una risposta. Non è infatti la fragile e indifesa Eleanor Vance a scegliere la Casa, prolungando l’esperimento paranormale in cui l’ha coinvolta l’inquietante professor Montague. È la Casa – con le sue torrette buie, le sue porte che sembrano aprirsi da sole – a scegliere, per sempre, Eleanor Vance.

Potete trovare il libro qui.  Potete trovare la mia recensione qui.

 

Il testamento di Magdalen Blair, di Aleister Crowley


Il testamento di Magdalen Blair

Aleister Crowley, noto occultista nonché eminenza nera della contro-cultura del ventesimo secolo, è stato scrittore prolifico e autore di numerosi racconti. In questa fenomenale (nel vero senso della parola) storia breve, pubblicata nel 1913, egli ci racconta di una giovane donna inglese che, durante il suo percorso per divenire una promettente scienziata, scopre di possedere la facoltà di saper leggere i pensieri altrui e di essere sensibile in maniera particolare verso le percezioni del suo prossimo; ma si accorgerà presto che questa conoscenza può essere tutt’altro che piacevole, specie quando forze oscure ed ignote prendono possesso di coloro che le stanno accanto. Una storia che vede lo scoperchiarsi di un baratro, nella quale l’autore mette in scena un vero e proprio crescendo che porterà fino ad un finale debordante e che è in grado di tenere il lettore con il fiato sospeso. Uno dei più noti amici di Oscar Wilde, lo scrittore Frank Harris, non esitò a definire Il testamento di Magdalen Blair come “la storia più terrificante mai scritta”. Del resto, chiunque si imbatta in Aleister Crowley, non può far altro che rimanerne impressionato, nel bene e nel Male.

Potete trovare il libro qui. Non sono riuscita a recensirlo al momento, troppa paura…

 

Abbiamo sempre vissuto le castello, di Shirley Jackson


“A Shirley Jackson, che non ha mai avuto bisogno di alzare la voce”; con questa dedica si apre “L’incendiaria” di Stephen King. È infatti con toni sommessi e deliziosamente sardonici che la diciottenne Mary Katherine ci racconta della grande casa avita dove vive reclusa, in uno stato di idilliaca felicità, con la bellissima sorella Constance e uno zio invalido. Non ci sarebbe nulla di strano nella loro passione per i minuti riti quotidiani, la buona cucina e il giardinaggio, se non fosse che tutti gli altri membri della famiglia Blackwood sono morti avvelenati sei anni prima, seduti a tavola, proprio lì in sala da pranzo. E quando in tanta armonia irrompe l’Estraneo (nella persona del cugino Charles), si snoda sotto i nostri occhi, con piccoli tocchi stregoneschi, una storia sottilmente perturbante che ha le ingannevoli caratteristiche formali di una commedia. Ma il malessere che ci invade via via, disorientandoci, ricorda molto da vicino i “brividi silenziosi e cumulativi” che – per usare le parole di un’ammiratrice, Dorothy Parker abbiamo provato leggendo “La lotteria”. Perché anche in queste pagine Shirley Jackson si dimostra somma maestra del Male – un Male tanto più allarmante in quanto non circoscritto ai ‘cattivi’, ma come sotteso alla vita stessa, e riscattato solo da piccoli miracoli di follia.

Potete trovare il libro qui. Potete trovate la mia recensione qui.

 

Le montagne della follia, di H. P. Lovecraft


Le montagne della follia

Antartide, ultimo inesplorato luogo della Terra. Una spedizione di studiosi guidati dal professor Lake in viaggio verso il Polo Sud fa una scoperta sensazionale: ai piedi di una catena montuosa di ciclopiche dimensioni, sepolti in una caverna nel ghiaccio, giacciono degli esseri mostruosi. Ma i ricercatori hanno appena il tempo di avvisare del loro ritrovamento il campo base che le comunicazioni si interrompono. Una seconda spedizione inviata in aiuto troverà solo i cadaveri degli scienziati e dei cani. Delle strane creature nessuna traccia. Cos’è successo? Per scoprirlo due uomini, il narratore e il giovane Danforth, partono verso l’ignota distesa bianca che si profila oltre le inquietanti, immense montagne della follia, dove dovranno misurarsi con i segreti di un passato sconvolgente e inconcepibile. Quello stesso tempo di magia nera e di insondabili misteri con cui si confronta Charles Dexter Ward – personaggio fortemente autobiografico -, anch’egli protagonista, nel secondo racconto ricompreso in questo volume, di un pellegrinaggio nella sfera proibita dell’Eterno e dell’Assoluto.

Potete trovare il libro qui. A breve la mia recensione.

Super bonus extra, entra di diritto a parimerito con tutti i libri elencati:

 

L’isola del Dott. Moreau, di H. G. Wells


L'isola del Dottor Moreau

La fantasia di Herbert George Wells (1866-1946) è stata tra le più brillanti della storia della letteratura. È stato, insieme a Jules Verne, il creatore di veri e propri miti che non risentono del passare del tempo e che sono stati ampiamente sfruttati dal mondo del cinema. Ne “La Macchina del Tempo” (1895) Wells racconta di uno scienziato che è riuscito a costruire una macchina che permette di viaggiare oltre i limiti che la Natura stessa ha fissato per l’uomo. Nel futuro remoto, però, il protagonista scopre che l’umanità si è evoluta in modo inquietante e misterioso. Si sono create, infatti, due razze distinte: gli Eloi e i Morlock. Entrambe rappresentano una delle possibili evoluzioni della nostra società. “L’Isola del Dottor Moreau” (1896) è l’avventura di Edward Prendick, un naufrago che viene salvato e portato su un’isola abitata dall’oscuro dottor Moreau e dalle sue inquietanti creature. Entrambi i romanzi fanno parte della storia della letteratura fantascientifica e hanno come filo conduttore la figura quasi romantica e disperata dello scienziato dell’ottocento che rimane travolto dall’amore per la ricerca fino a mettere a rischio la propria vita.

Potete trovare il libro qui. Potete trovare la mia recensione qui.

 

E voi quanto vi sentite coraggiosi? Scegliete libri paurosi o preferite qualcosa di più soft?

Avete altri titoli da suggerire? Fatemi sapere nei commenti!

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