Trama:
Ero ragazzino e facevo un campo estivo con la parrocchia. Un giorno, all’ora della merenda, ci portano l’anguria. Parentesi: per me l’anguria era la festa, uno di quei sapori di vera gioia; era il concentrato dell’estate, delle vacanze, della spensieratezza. Quindi arriva l’anguria e io, che ero molto goloso e anche piuttosto in carne, mi precipito a prenderla anche se – che strano! – a correre sono praticamente solo…”
Alla fine della corsa, il giovane Carlo avrà una brutta sorpresa ma imparerà anche una bella lezione che, da adulto, metterà a frutto creando la sua famosa Insalata di anguria. Oggi, le lezioni le dà lui raccontandoci la cucina a modo suo, in un ”viaggio al centro del gusto” che affronta il ruolo dei 5 sensi, l’esperienza dell’assaggio, il percorso degli ingredienti dalla terra alla tavola, il significato di certe scelte alimentari, la genesi creativa di un piatto e una breve e affascinante storia gastronomica italiana. Il tutto arricchito da ricette semplici ma d’effetto e alcuni trucchi d’autore per creare menu sorprendenti.
Dalla domanda delle domande (“Che cosa vuol dire mangiare?”) agli assaggi a occhi chiusi, dalla purezza del gusto amaro alla gratificazione del dolce, dal tragitto delle spezie a dorso di cammello ai vini pregiati di Napoleone, dai camerieri poeti ai cuochi architetti: Carlo Cracco ci accompagna in una passeggiata straordinaria, alla scoperta di tutti gli ingredienti che danno valore a un piatto, ricordandoci che “il più importante rimane l’emozione, quella che nasce nel momento in cui tu lo mangi e ti fa vedere le stelle”.
Recensione:
Accostamenti che…
L’anguria salata? Ma come, quel frutto così gustoso, fresco e dolce… ora ce lo propinano salato?
Ok che gli Chef moderni inventano sempre cose nuove, però stavolta si esagera… o no?
Sapete, anch’io la pensavo come voi.
Poi ho conosciuto l’arte di Carlo Cracco e ho imparato a non meravigliarmi più di nulla.
Un banale ingrediente, magari una semplice carota, diviene protagonista di un piatto, attore principale di un insieme di sapori e profumi che delizieranno il palato, certo, ma soprattutto il cuore e l’anima.
Ogni ingrediente dev’essere pesato e misurato, scrupolosamente scelto.
Certo, portarne a casa cinque chili a un euro sembra un affare se consideriamo che, puntando alla qualità, con un euro ne prendiamo poche decine di grammi.
Ma la cucina non è solo fantasia, è anche e soprattutto qualità, scelta accurata degli ingredienti, senza falsi risparmi.
E il risparmio spesso è un nemico, anche se si traveste da amicone…
La qualità paga sempre, le formule magiche in cucina non servono, occorrono soltanto ingredienti genuini e umiltà nel lavorarli, uniti a una fantasia fuori dal comune, per ideare un piatto che all’apparenza è un insieme slegato di elementi che, in realtà, daranno vita a un qualcosa di unico, da applausi.
Carlo Cracco questo lo sa bene, studia e vive questo meraviglioso mondo da decenni ed è qui per donarci un po’ del suo sapere, perché insegnare qualcosa agli altri è meraviglioso.
Ormai siamo abituati a programmi tv come “Masterchef” o “Hell’s Kitchen”, certi accostamenti non dovrebbero più sorprenderci, eppure…
Chef Cracco riesce sempre a stupire con poco, una semplice nozione che ignoravamo ci apre uno scenario nuovo dentro un mondo che credevamo di conoscere alla perfezione e di aver fatto ormai nostro.
E se uno Chef ha l’umiltà d’insegnarci qualcosa di nuovo, sarà nostro piacere utilizzare quell’umiltà per imparare e accrescere il nostro sapere.
Le fiamme di Pompei
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