Premio Arcimago: terza su 500 (e ancora non ci credo)
Il 16 novembre si è conclusa la prima edizione del Premio Arcimago, e sì, ho portato a casa un onorevole terzo posto su 500 partecipanti. Non male, vero? O almeno, è quello che continuo a ripetermi ogni volta che riaffiora il ricordo di me che salivo sul palco con l’eleganza di un drago zoppo.
Devo confessarlo: sono andata a rovistare tra le mail per ritrovare quella che confermava la mia candidatura.
Perché? Beh, forse perché nella mia testa è passato un tempo che potrebbe oscillare tra sei mesi e quindici anni. Risultato della ricerca? 6 dicembre 2023. È stata quella la data in cui la mia parte più irrazionale ha sussurrato: “Perché no? Che sarà mai…”
Spoiler: “Che sarà mai” è diventato un viaggio epico. Una scommessa. Una corsa contro il tempo. Ah, e una discreta dose di esaurimento nervoso.
Cos’è il Premio Arcimago?
Per chi si fosse perso l’annuncio su Instagram o vive in un universo parallelo senza social: il Premio Arcimago è il concorso per scrittori di Fantasy (e suoi sottogeneri) che tutti aspettavamo. Si parte con un’idea—che può essere già un manoscritto, un pitch o persino un sogno ancora nebuloso nella tua testa—e si arriva a un percorso strutturato in più fasi.
La regola principale? L’anonimato. Se tradisci l’anonimato, sei fuori. Punto.
Ecco come funziona, fase per fase:
- Valutazione iniziale: concept, pitch, sinossi e incipit passano al vaglio di editor esterni a Rotte Narrative.
- Lettori esperti: book influencer e lettori forti giudicano lo stesso materiale.
- Manoscritto ampliato: una commissione interna a Rotte Narrative, composta da Livio Gambarini e personale qualificato, esamina i lavori rimasti in gara.
- Il gran finale: gli editori leggono i manoscritti completi e scelgono i vincitori.
Perché partecipare?
I premi sono allettanti:
- Un trofeo che sfida le leggi della fisica per quanto pesa. (Avviso: non fate come me, prendendolo con eccessiva disinvoltura. Il vostro polso vi ringrazierà.)
- Un bonifico che fa sempre comodo.
- Ma soprattutto: una giornata intera per parlare del vostro libro direttamente con gli editori che lo hanno letto.
Sì, avete capito bene: niente attese infinite per una risposta via mail. Qui si entra in contatto diretto, con l’opportunità di discutere non solo del manoscritto in gara, ma anche di eventuali progetti futuri.
Considerazioni (tra il serio e il faceto)
Il Premio Arcimago è il concorso che mancava. Rotte Narrative ha avuto il coraggio di creare una piattaforma che offre visibilità a un genere spesso sottovalutato nel panorama italiano. Certo, qualche criticità c’è, ma sono piccolezze che si possono facilmente migliorare con un team già così ben strutturato.
Gli editori, dal canto loro, hanno avuto accesso a dieci manoscritti di autori italiani scremati e validi, bypassando la famigerata “giungla delle mail”. Una strategia win-win che, ne sono certa, renderà la prossima edizione ancora più seguita.
Meravigliosa è anche l’opportunità di conoscere gli altri finalisti, scambiare idee ed esperienze, fraternizzare e ridere di tutte le cose bislacche che ci passano per la testa.
Personalmente, ho ricevuto riscontri decisamente interessanti. Tutte le case editrici mi hanno accolta con grande disponibilità, illustrandomi sia i punti di forza sia le criticità della mia storia. Ho ottenuto contatti personali molto interessanti, direi elettrizzanti, e ora non mi resta che mettermi al lavoro per consegnare nuovamente nelle mani di alcuni di loro il manoscritto rivisto e corretto.
Chissà, forse presto mi troverete in libreria.
Nel caso, sarò felice di finire nelle vostre mani, e di farvi compagnia per qualche ora.
La nota dolente
Le foto. Ah, le foto. Se mai vi capiterà di vedermi associata a uno scatto di quella giornata, vi prego di ricordarmi per come sono nella realtà. Perché giuro, non sembro Matt Smith dopo un litigio con il tempo e con l’età. Tra i 40 e i 500 anni, per essere precisi.
Insomma, partecipate alla prossima edizione. E se vincete, siate più fotogenici di me.
Se siete arrivati fin qui, ora vi beccate la mia storia:
Tu che splendi nella notte oscura – Fantasy Romance
Finalista Premio Arcimago Edizione I 2024
Terza in classifica generale su 500.
Prima in classifica generale per vendibilità.
CONCEPT
Anno 2070. Selene, viaggiatrice astrale, e Kenzo, leader dei Raiden, rischiano tutto, anche i loro sentimenti, per annientare uno spietato venditore di morte.
PITCH
Giappone, anno 2070. Le città sono in mano a bande di criminali che seminano terrore e violenza. Selene, viaggiatrice astrale, viene reclutata da Kenzo, leader dei Raiden. Il suo compito? Aiutare a eliminare un pericoloso narcotrafficante e ristabilire l’equilibrio sociale. Ma lavorare insieme si rivela difficile. Il dolore del passato li tormenta e la paura di creare nuovi legami li spinge in una danza di amore e odio, sullo sfondo di una guerra urbana.
E per finire, visto che ora mi metto a lavorare al manoscritto, vi lascio come farebbe il Decimo Dottore:
Ok… What could possibly go wrong? Allons-y!
4 risposte
Complimenti Laura per il terzo posto ,ma , soprattutto ,per il gran lavoro che immagino ci sia stato dietro questa vittoria. Bravissima 👏
Grazie! 🙂
Bravissima Laura! Sei di esempio per chi ha un sogno nel cassetto ed ora……. “che l’avventura abbia inizio” ! Congratulazioni!
Grazie! Speriamo bene 😀