Recensione “Tra mito e realtà” di Ilenia Leonardini
Trama:
Con Tra mito e realtà, Dei reincarnati possiamo rivivere questi miti, in chiave moderna.
La storia di ragazzi così diversi tra loro ma amanti delle arti e dell’archeologia.
Due coppie di fratello e sorella, le cui famiglie sono comunque legate, Una scoperta inusuale li vedrà protagonisti di un viaggio alla ricerca di reperti archeologici nascosti in varie parti d’Europa. I nemici che affronteranno sono potenti e, questi ultimi, cercheranno di corrompere il cuore umano e spingerlo a compiere atti che portino alla distruzione. Un antico e perduto libro, completamente dorato, potrebbe risolvere il problema. Riusciranno i nuovi Olimpi a scongiurare la rovina del genere umano?
Recensione:
I Roshman e i Logans sono due famiglie di origine greca che vivono nella capitale irlandese da ormai cinque generazioni ed entrambe sono impegnate lavorativamente in ambito storico e archeologico: i primi sono proprietari del Museo Centrale di Dublino, mentre i secondi gestiscono la libreria Mythology nella stessa via del museo.
La storia gira intorno ai figli delle due famiglie: Layla e Andrew Roshman e Anthony e Taylor Logans, infatti, sono da sempre uniti da un forte legame di amicizia, ma scoprono presto di avere anche un misterioso segreto in comune. Si ritrovano ad affrontare una rivelazione che cambia per sempre le loro vite e le loro anime, e a dover intraprendere un viaggio alla scoperta delle loro origini, tra antichi miti e ritrovamenti archeologici, per salvare il mondo dall’autodistruzione.
Tra reperti e traduzioni greche, libri e armi magiche, nasceranno anche delle profonde storie d’amore tra i giovani, in parte alimentate dalle loro vere nature divine.
La trama è interessante, l’idea di far rivivere gli antichi Dei nell’epoca moderna sicuramente attrae il lettore per la sua originalità, però purtroppo la scrittura è molto approssimativa, gli errori grammaticali e sintattici sono tanti e imperdonabili per uno scrittore, riconducibili più a una bozza che a un romanzo finito.
Sono sicuramente ammirevoli gli sforzi dell’autrice nel cercare di scrivere un libro “nuovo”, ma la narrazione è discontinua e manca di scorrevolezza a causa dei numerosi cambi di scena e alle descrizioni troppo dettagliate: sembra di leggere la sceneggiatura di un film e risulta così astioso portarla a termine.
Credo che un pò di attenzione in più, soprattutto riguardo la lingua italiana e lo stile scrittorio, sarebbe stata doverosa, mi chiedo come mai non sia stato fatto un lavoro di revisione prima della pubblicazione.
Resta quindi in sospeso il giudizio, in quanto la trama efficace non compensa le evidenti mancanze; mi avvalgo anche io della facoltà di restare “Tra mito (di un buon libro) e realtà”.
“Con postura regale e ponendosi intorno all’altare…Poseidone, Atena, Artemide ed Eros pronunciano una formula, rigorosamente in greco antico, ed il libro ora è ben visibile ed è come se tutto il potere degli Dei Era e Zeus si sprigiona e li avvolge.”
Le fiamme di Pompei
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