Recensione “Caccia al ladro” di David Dodge Edito Fanucci

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Recensione “Caccia al ladro” di David Dodge Edito Fanucci

Trama

La tranquilla vita di John Robie, un ex ladro di gioielli un tempo noto come Il Gatto, viene sconvolta da una serie di furti compiuti in varie località della Costa Azzurra, che la polizia gli attribuisce senza nessuna esitazione. John abbandona precipitosamente la sua villa nel momento in cui gli agenti stanno per arrestarlo e si reca a Cannes dall’amico Bellini, influente esponente della malavita locale che durante la guerra era stato con lui nella Resistenza francese. Il consiglio di Bellini è che sia direttamente John, con l’aiuto degli ex compagni del Maquis, a fermare il ladro che emula le imprese del Gatto. Nei panni di Jack Burns, assicuratore di New York in vacanza, John entra in contatto con due americane, Maude Stevens e la figlia Francie, che inizialmente “accusa” amichevolmente Burns di essere in realtà Il Gatto, e in seguito si offre di aiutarlo nella caccia al vero ladro.

Caccia al ladro

Caccia al ladro


Recensione “Caccia al ladro” di David Dodge

David Francis Dodge, scrittore americano vissuto tra la California, il Guatemala e il Messico, ha prodotto una lunga serie di libri che spaziano dal giallo al thriller, passando per gli umoristici e i racconti di viaggio. La sua produzione letteraria è stata florida ma ciò che gli ha fatto raggiungere il successo è stato sicuramente Caccia al ladro, scritto nel 1952.

La nascita di questo libro ha una storia particolare, Dodge infatti scommise con la moglie – durante una noiosa vacanza – che avrebbe potuto scrivere un giallo più avvincente di quelli che lei stava leggendo. Nacque così l’idea del ladro gentiluomo che ha affascinato l’America tanto da diventare anche un grande film della Paramount.
Qui il trailer del film.
Dovete sapere che Dodge, spinto dalla sua vena creativa e dalla voglia di sorprendere la moglie, produsse un racconto così ben fatto e avvincente che Alfred Hitchcock decise di acquistarne i diritti prima ancora che il libro venisse pubblicato. Una grande idea insomma, che gettò Dodge nell’olimpo degli scrittori di gialli più famosi del momento.

Erano gli anni ’50, i gialli e i noir andavano alla grande, tutti amavano leggerli e sopratutto amavano vederli al cinema. Così a distanza di poco tempo dalla pubblicazione Caccia al ladro diviene un grande film firmato Paramount.
Un cast di eccezione completa la sequenza di eventi fortunati, Cary Grant e Grace Kelly diretti da Hitchcock portano sul grande schermo uno dei più spettacolari film gialli di sempre. Effetti speciali innovativi e il cast stellare assicurano a Dodge un futuro luminoso.

Caccia al ladro

Caccia al ladro

Ma perché questo libro ha avuto così tanto successo?

Caccia al ladro si distingue dai tanti gialli pubblicati nei anni ’50 non solo per la trama semplice ma geniale, ma anche per le ambientazioni.
Il protagonista, John Robie, è un ex ladro di gioielli. Da giovane ha svaligiato le camere di hotel di nobili e star e non ha mai lasciato dietro di sé un solo indizio che potesse ricondurre la polizia a lui. Lo chiamavano il gatto perchè riusciva a entrare e uscire furtivamente senza commettere errori e si arrampicava lungo edifici alti con l’agilità di un gatto, appunto.
Un giorno però viene arrestato, complice una serie di coincidenze che non giocavano a suo favore, e condannato a molti anni di carcere.

L’occupazione tedesca in Francia, nella seconda guerra mondiale, gli da una grande occasione per riacquistare la libertà. I tedeschi infatti liberano tutti i carcerati compreso il gatto e li lasciano scappare. John e i suoi compagni di prigione decidono di unirsi alla resistenza francese. Alla fine della guerra un “tacito armistizio” concede agli evasi una libertà condizionata alla loro buona condotta. Non essendo però nulla di ufficiale, John decide di trasferirsi in campagna e condurre una vita tranquilla evitando qualsiasi contatto con la malavita.

Molti anni dopo però un ladro che agisce come il gatto riporta alla luce il suo passato e induce un poliziotto della zona a sospettare di lui. Robie non può permettersi di tornare in carcere, non vuole assolutamente riprendere la sua vecchia attività ma non può neanche lasciare che un ladruncolo si finga il più grande ladro francese di tutti i tempi.
E’ una questione di sicurezza….e di orgoglio!

Così, guidato dal suo vecchio amico di prigione Bellini coinvolto ancora in affari poco limpidi, decide di fingersi un ricco americano in vacanza sulla riviera francese e inizia, sotto mentite spoglie, a dare la caccia al ladro.
Compagne di avventura di John saranno una facoltosa signora americana e la scaltra figlia (nel film interpretata da Grace Kelly).

Quello che rende questo libro superiore a tanti altri gialli che trovate in libreria è la suspense e senza dubbio l’ambientazione. La prima è protagonista indiscussa di tutto il libro, ogni scena viene gestita in modo tale che il lettore resti col fiato sospeso fino alla fine e mai nulla succede per caso. Ogni piccolo indizio disseminato nel corso della storia riporta alla fine il lettore alla soluzione del caso. L’azione non manca, John e Frances – la giovane americana – vivono avventure incredibili in scenari meravigliosi. La riviera francese negli anni ’50, un sogno per molti, dona a tutto un fascino particolare.

Il protagonista ha un grande carisma, il lettore non può che restare affascinato dal suo savoirfaire e facilmente se ne innamorerà.

Caccia al ladro

Le ambientazioni ricordano molto lo stile noir dei film americani di quel periodo, così come i discorsi e le descrizioni delle varie situazioni.

Bellini, continuava a guardarlo con comprensione da dietro il paralume verde della sua lampada da lettura, e il viso rubicondo e allegro che luccicava di sudore. “Se te ne vai” disse “non potrai tornare mai più. Te ne rendi conto, vero? Non appena la polizia riesumerà le vecchie imputazioni e le porterà a conoscenza…”
“Sono già note, è per questo che intendo andarmene”
“Ma così non vedrai più la belle France!”
Solo un francese avrebbe potuto mettere tanta enfasi in una semplice frase…

In effetti, David Dodge ha vinto la scommessa con la moglie. Questo giallo è indimenticabile.

Un’altra scommessa vinta è quella di Fanucci Editore, che ringrazio per la copia da recensire, che con la nuova collana La piccola biblioteca del crimine ha riportato nelle librerie i grandi gialli che hanno fatto storia.

Libro super consigliato e super consigliata anche la nuova collana Fanucci! Andate a dare un’occhiata qui:

Tempo di lettura del libro: un fine settimana

Lo avete letto? Contate di farlo presto? Scrivete nei commenti che cosa ne pensate!

Cosa ho ascoltato durante la lettura:

 

Recensione “Caccia al ladro” di David Dodge

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Recensione di: Laura Cammareri
Scheda libro

Titolo: Caccia al ladro
Autore: David Dodge
Data pubblicazione*: 25/03/2021
Editore: Fanucci Editore
Lingua: Italiano
Genere: Giallo
ISBN: 8866884162
Autore recensione: Laura Cammareri
Valutazione recensione: 4.5
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