Recensione Delrai Edizioni “Dracula – love never dies” di Natascia Luchetti
ATTENZIONE PERICOLO SPOILER!
Trama:
Il mio nome è Dracula, venite, vi stavo aspettando. Ho pensieri che non posso confessare a me stesso, tentazioni oscene che gridano rabbia. Questo non è un incubo, è la realtà.
Sono passati più di cento anni dalla sconfitta delle tenebre.
Il ricordo sbiadito e invecchiato della donna che ha amato continua a torturare il suo animo imprigionato e inquieto. L’animale che è in Vlad preme per uscire e vendicarsi così della prigionia a cui Van Helsing e Harker lo hanno costretto, allontanandolo dall’amore. Il male è di nuovo pronto per calare su Londra e lasciare una scia infinita di sangue. Crudele e privo di morale, Dracula si aggira per la città, ma l’antica promessa di un sentimento eterno torna a fargli visita. Yrden Clarks lo guarda con ardore, lei non lo giudica, lei non ha paura… Ma è la vendetta che alimenta la smania del mostro e lo guida nella lotta tra luce e ombra. Non c’è niente che può salvare un uomo senz’anima, niente, nemmeno l’amore a cui la storia sembra averlo destinato.
Dopo più di un secolo, il ritorno di Dracula, in un romanzo che non ammette pregiudizi. Se non si è disposti a capire il male, si finisce per averne paura. Allora chi può salvare la vita alla morte?
Attenzione: Questo romanzo provoca incubi infernali.
Recensione:
Quando ho iniziato a leggere “Dracula – love never dies” credevo fosse un libro in cui l’autrice creava la sua personale storia su Dracula (lo ammetto, sono stata attirata dalla copertina e non ho neanche letto la trama quando ho deciso di leggerlo), invece è il seguito del famoso Dracula di Bram Stoker, la cui trama io non conoscevo e che ho dovuto leggere su internet almeno per farmi un’idea di com’era la storia.
È, come scrivevo poco prima, la continuazione della storia di Dracula, in cui lui in realtà non era stato ucciso ma fatto prigioniero da Jonathan Harker, in un istituto in cui si conducono esperimenti con il suo sangue, per poter creare un vampiro che non sia però schiavo di Dracula. Adesso a condurre questi esperimenti è un discendente di Harker, ma grazie ad una guardia che non riesce a sopportare come il vampiro venga picchiato e umiliato senza avere la possibilità di difendersi lo aiuta a scappare, rimettendoci la vita. A quel punto vengono richiamati tutti i discendenti di coloro che la prima volta avevano aiutato a catturare Dracula, tra cui Van Helsing e Holmwood. Dracula va a Londra per vendicarsi di tutti i soprusi subiti in quegli anni dagli Harker, e lì conosce la sorella della guardia che lo aveva aiutato.
Considerazioni:
Non era la storia che mi ero aspettata, ma non per questo sono rimasta delusa. È una bellissima storia d’amore, un amore eterno, un amore che attraversa i confini del tempo, un amore che si reincarna per non perdersi, e che sopravvive persino alla morte. Il suo primo amore, con cui si era giurato amore per sempre, continua a reincarsi (prima in Mina Murray, successivamente in Yrden Clarks) per poter stare con Dracula. Finalmente lui trova una donna che lo ama anche se lo ha visto vecchio e senza forze, che lo ama per quello che è, nonostante sapendo bene chi è e come sopravvive, e che per lui decide di diventare a sua volta una vampira per poter passare l’eternità insieme. Un romanzo che consiglio (anche se forse sarebbe meglio aver prima letto quello di Bram Stoker per avere una visione più completa della storia).
Peccato per l’inizio che scorre un po’ lentamente.
Potete trovare il libro qui:
Le fiamme di Pompei
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