Recensione Feltrinelli Editore “L’amante giapponese” Isabel Allende
Sinossi:
“Ci sono passioni che divampano come incendi fino a quando il destino non le soffoca con una zampata, ma anche in questi casi rimangono braci calde pronte ad ardere nuovamente non appena ritrovano l’ossigeno.”
Dalla seconda/terza di copertina:
Isabel Allende è nata a Lima, in Perú, nel 1942, ma è vissuta in Cile fino al 1973 lavorando come giornalista. Dopo il golpe di Pinochet si è stabilita in Venezuela e, successivamente, negli Stati Uniti. Con il suo primo romanzo, La casa degli spiriti, del 1982 (Feltrinelli 1983), si è subito affermata come una delle voci più importanti della narrativa contemporanea in lingua spagnola. Con Feltrinelli ha pubblicato anche: D’amore e ombra (1985), Eva Luna (1988), Eva Luna racconta (1990), Il Piano infinito (1992), Paula (1995), Afrodita. Racconti, ricette e altri afrodisiaci (1998), La figlia della fortuna (1999), Ritratto in seppia (2001), La città delle Bestie (2002), Il mio paese inventato (2003), Il Regno del Drago d’oro (2003), La Foresta dei pigmei (2004), Zorro. L’inizio di una leggenda (2005), Inés dell’anima mia (2006), La somma dei giorni (2008), L’isola sotto il mare (2009), Il quaderno di Maya (2011), Le avventure di Aquila e Giaguaro (2012), Amore (2013) e Il gioco di Ripper (2013). Negli audiolibri “Emons/Feltrinelli”: La casa degli spiriti (letto da Valentina Carnelutti, 2012) e L’isola sotto il mare (letto da Valentina Carnelutti, 2010). Inoltre, Feltrinelli ha pubblicato Per Paula. Lettere dal mondo (1997), che raccoglie le lettere ricevute da Isabel Allende dopo la pubblicazione di Paula (1995), e La vita secondo Isabel, di Celia Correas Zapata (2001). Nel 2014 Barack Obama l’ha premiata con la Medaglia presidenziale della libertà.
Recensione:
Alma Belasco, una donna energica pluriottantenne, decide di trascorrere gli ultimi anni della sua vita a Lark House, una residenza per anziani. Sarà proprio in questa struttura che conoscerà Irina, una giovane infermiera moldava con la quale stringerà una forte amicizia.
Pagina dopo pagina verranno delineate le personalità dei singoli protagonisti. In questo modo si scoprirà un Alma egoista, volubile e in certo senso anche codarda legata per tutta la vita ad un amore clandestino con il giardiniere giapponese Ichimei Fakuda.
Verranno svelati i segreti della vita di Irina e i motivi della sua freddezza e indifferenza nei confronti di Seth, nipote di Alma, innamorata di lei. Interessante nel libro è lo sfondo della seconda guerra mondiale con il rastrellamento dei giapponesi in suolo americano dopo l’attacco a Pearl Harbor. Amori, guerre, scelte difficili e paure sono gli ingredienti di questo romanzo di Isabel Allende consigliato soprattutto ai lettori che preferiscono le storie d’amore che durano per l’eternità.
La scrittura è scorrevole anche se a volte rallenta per la carrellata e descrizione dei personaggi presentati. Ammetto che all’inizio ho fatto fatica ad andare avanti, ho più volte avuto la tentazione di abbandonare la lettura ma ho dato fiducia ad una scrittrice molto amata. La questione dei giapponesi in suolo americano nella seconda guerra mondiale, la pedo-pornografia, l’omosessualità, l’inizio dell’epidemia di aids, l’eutanasia, sono alcuni degli argomenti trattati: accennati, ma non approfonditi adeguatamente.
Sicuramente non è stato uno di quei libri che ha lasciato un segno ma sono abbastanza contenta di averlo letto.
Potete trovare il libro qui:
Le fiamme di Pompei
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