Recensione “I Due re – I lupi del Re Vol. 6 ” di Samantha Morgan
Trama:
VOLUME FINALE DELLA SERIE!
Essere Re significa compiere scelte difficili e poter contare sull’aiuto di pochi, fidati amici. Essere Re significa dover passare sopra i desideri del proprio cuore per proteggere il proprio popolo. Sono lezioni dure, ma i due Re che si affrontano sul campo di battaglia le hanno imparate molto bene. L’esito dello scontro viene infine deciso con duelli all’ultimo sangue tra i campioni dei re, ma secoli di diffidenza e pregiudizi rendono difficile ristabilire la pace.
Sarà allora che un Re piegherà la testa e accetterà il dominio dell’altro per il bene del proprio popolo. Sarà allora che un Re sarà costretto a guardare le sofferenze dell’amato senza poter far nulla, per il bene di tutti. Mentre il dissidio tra Ren e Troy scava un baratro sempre più profondo tra i due fratelli, Re Igor scopre nel giovane lupo un amico e un sostegno inaspettato, ma questo porterà soltanto altri guai e Ren dovrà compiere un gesto estremo per dimostrare la propria lealtà e riconquistare la fiducia del suo sovrano.
La strada del perdono sarà difficile, ma a volte le strade più difficili portano alle ricompense più grandi…
Recensione:
Siamo arrivati all’ultimo libro della saga de “I Lupi Del Re”, e sinceramente un po’ mi dispiace perché mi ero affezionata a quei personaggi. In questo libro vediamo a confronto il re dei lupi e il re degli orchi che si riconoscono come compagni, nonostante quest’ultimo abbia dichiarato guerra a tutte le altre razze, a causa dei soprusi subiti negli anni precedenti. Igor, re dei lupi, non sa che fare: il suo compagno non vuole cedere per non apparire debole e deludere il suo popolo, ma lui non vuole che, in caso di perdita della guerra, venga catturato. Si decide per uno scontro fino alla morte fra campioni, tre per parte, e quando si arriva all’ultimo campione degli orchi, che è il compagno di Troy, contro l’ultimo campione dei lupi, il fratello di Troy, il re dei lupi capisce che nessuno dei due può morire senza avere effetti devastanti, e quindi si offre volontario. A quel punto il re degli orchi, Akay, si offre a sua volta volontario al posto del suo generale: i due compagni si trovano faccia a faccia sapendo che uno dei due dovrebbe morire ma che nessuno dei due sarebbe capace di uccidere l’altro. Alla fine, quando è chiaro che Akay sta facendo di tutto per evitare di colpire Igor, quest’ultimo lo butta a terra gridando che gli risparmia la vita ma lo reclama come suo prigioniero. Inoltre offre a tutti gli orchi di diventare il loro re per dargli cibo e qualsiasi altra cosa di cui abbiano bisogno, e li invita a tornare nelle loro terre o a seguirli nelle terre dei lupi, a loro scelta. Per quanto riguarda Akay, gli altri sovrani vorrebbero la sua pelle, ma Igor riesce a concordare una pena per lui e Sil: per sei mesi riceveranno ogni giorno venti frustrate, poi saranno messi in una posizione di sforzo per un’ora e avranno delle porzioni di pasti ridotte.
Non voglio raccontare oltre per evitare di spoilerare tutto il libro e togliervi il piacere di questa magnifica lettura. L’autrice ha saputo mantenere lo standard del libro precedente, a me è piaciuto molto perché ha saputo dare una buona panoramica di tutto ciò che accadeva dando spazio a più personaggi, ha dato molta importanza al rapporto amoroso e non soltanto al rapporto fisico ed è riuscita a dare un lieto fine ad alcuni personaggi che avevamo lasciato un po’ da parte.
ATTENZIONE SPOILER!
Adesso vorrei entrare un po’ nel dettaglio: non credevo che Lex fosse così romantico, e il fatto che non avevano ancora fatto l’amore perché voleva portarlo nel letto che lui stesso aveva intagliato mi ha commossa. Mi è dispiaciuto che Ren fosse addirittura arrivato a pensare di chiedere alla dea di sciogliere il legame tra suo fratello e Sil solo per non vederlo legato a lui, e poi mi chiedo: come ha fatto a pensare che re Igor fosse il compagno di Troy? Sa che per i lupi il riconoscimento del compagno avviene al primo sguardo. Meno male che poi si è risolto tutto per il meglio.
Sono stata molto contenta che sia Ren che Blay sia potuti diventare genitori, è stata veramente una cosa carina e dolce il fatto che abbiano potuto completare così la famiglia. Ah, e mi è piaciuta anche la “Principessa Killer”.
Per quanto mi riguarda, faccio i miei complimenti all’autrice.
Potete trovare il libro qui:
Le fiamme di Pompei
Nessuna risposta.