Recensione La vera storia di Loki “Il canto del ribelle” di Joanne Harris edito Garzanti
Trama
Il canto del ribelle: Per Loki, il dio delle fiamme, intelligente, affascinante, ingannatore, spiritoso, l’accoglienza ad Asgard non è delle migliori. Nella città dorata che s’innalza nel cielo in fondo al Ponte dell’Arcobaleno, dove vivono le donne e gli uomini che si sono proclamati dèi, tutti diffidano di lui, che ha nelle vene il sangue dei demoni. Malgrado la protezione di Odino, Loki ad Asgard continua a non essere amato: quello è il regno della perfezione, dell’ordine, della legge imposta. Entrare definitivamente nella schiera delle divinità più importanti, per lui, è impossibile: non solo gli viene impedito, è la sua stessa natura ribelle a impedirglielo. Ma arriva il momento della sua riscossa. Il mondo delle divinità è agli sgoccioli, una profezia ne ha proclamato la fine imminente. E Loki potrà mettere le sue capacità al servizio di Asgard e dei suoi abitanti. È lui che si adopera, con la sua astuzia, per trarre in salvo Thor e compagni. Ma gli dèi sono capricciosi, volubili e di certo non più leali di Loki.
Recensione ” Il canto del ribelle” di Joanne Harris
Joanne Harris, scrittrice britannica di fama mondiale, è cresciuta a miti, leggende e folklore. Con una nonna guaritrice e una spiccata passione per l’antico, si è laureata a Cambridge in lingue medievali e moderne e ha iniziato presto a scrivere libri sulla mitologia.
Il canto del ribelle, The gospel of Loki in lingua originale, è la storia dell’ascesa e del declino di Asgard raccontata dalla voce narrante più irriverente e piacevole mai letta…la voce di Loki.
Il nostro umile narratore, così si definisce Loki in questo libro che sa di racconto e un po’ di vangelo. Si, proprio vangelo, il vangelo secondo Loki o meglio il Lokabrenna.
Addentriamoci nella storia, scopriamo cosa Loki desidera raccontarci ne Il canto del ribelle.
Loki, potente figlio del Caos, viene avvicinato da Odino e convinto con un accordo apparentemente conveniente ad abbandonare il regno di Sur per trasferirsi ad Asgard come suo fratello. Loki, curioso e sempre a caccia di nuove avventure, accetta e sigilla un patto di sangue. Ora lui e Odino sono legati per sempre, Odino giura di prendersi cura di lui a patto che Loki lo aiuti a governare Asgard sventando attentati e vigilando sui suoi più vicini amici.
Odino, reo di aver appena tagliato la testa di Mimir il Saggio, conduce Loki ad Asgard e lo presenta come nuovo fedele membro degli dèi di tutti i mondi. Loki però è famoso per essere il grande genio dell’inganno e il più terribile figlio del Caos e proprio per questo è subito visto male dalle altre divinità che non tardano a metterlo in ridicolo, dubitare di lui e screditarlo agli occhi del grande re di Asgard.
Donne e cibo li conoscevo già, avevo una passione per entrambi, ma immaginavo che i Mondi di fuori contenessero ben più di questo. E poi, se dovevo far cadere gli dei, volevo conoscere i miei nemici. Come poi è successo, mi è capitato di conoscere alcuni di loro un po’ troppo bene – ma a questo arriverò più avanti.
Ad Asgard gli dèi vivono in bellissime case, simili a castelli, sparse per la cittadella che racchiude anche taverne e cantine piene di idromele; si alternano tra allenamenti, festeggiamenti e ozio e vivono grati della fede che il popolo di Midgard ha in loro. Ciò che però li stravolgerà sarà la profezia diffusa da Mimir.
Loki, capro espiatorio di tutto ciò che succede e salvatore di ognuno di loro quando incappano un qualche guaio, avrà il duro compito di tentare di salvare Asgard dal Ragnarok, la distruzione di tutti i mondi.
Un bugiardo, un burlone che tutti disprezzano ma di cui tutti hanno bisogno.
Loki è gioia e dolore di Asgard, è il grande Re dell’inganno ma anche il più vile dei vili. Non è affidabile, nessuno metterebbe la propria vita nelle sue mani….ma finisce sempre che tutti hanno a turno bisogno di lui.
Solo la completa distruzione dell’Ordine avrebbe soddisfatto il Caos.
E ciò significava Asgard, gli dei, i Mondi. E ciononostante, poteva non bastare…
Figura mitologica complessa e affascinante, il Burlone è sicuramente un Dio consapevole del proprio fascino e del proprio potere. Un dio che prende aspetto umano e scopre il fascino di un corpo così gracile ma anche così seducente.
Potrà Loki salvare Asgard da Ragnarok?
Figlio di un demone, erede del Caos, amante del rischio e delle menzogne, Loki è un personaggio davvero interessante.
Un personaggio che si adatta abilmente a molte storie, che da spunto per infiniti scenari divertenti o tragici.
Se siete amanti della mitologia norrena, troverete alcune inesattezze in questa storia ma resta comunque molto godibile e con una trama consistente e ben strutturata.
La scrittura in prima persona è una scelta che non sempre si rivela vincente ma qui, con Loki, è una strategia particolarmente azzeccata. Il protagonista, sfruttando la sua capacità di cambiare aspetto, attraversa i mondi con le sembianze di un falco e descrive abilmente i paesaggi rendendo l’ambientazione ben fatta; riusciamo a conoscere Asgard e ad immaginare ogni singola stanza delle lussuose case degli dèi ma anche i mondi sotterranei e quelli di ghiaccio.
Discrepanze con Marvel
Per chi è abituato a Loki ideato da MCU, ci sono delle notevoli differenze nel libro che, fedelmente alla mitologia norrena, lo descrive con lunghi capelli rossi e delle corna che spuntano dalla sua testa e non dall’elmetto.
Odino è fratello di Loki e Thor, figlio di Odino, non è ovviamente suo fratello e dimostra un senso di fastidio perenne per il protagonista. Vivono esperienze divertenti insieme ma mai troverete una dimostrazione di affetto da parte di Thor e men che meno da parte di Loki. Frigga, moglie di Odino, odia Loki in modo quasi esasperato e diffida di lui al punto di diventare quasi ossessiva nel proteggere i propri figli dalla sua possibile influenza. Sif, compagna di Thor, non è la dea della guerra ma la dea del raccolto ed ha lunghi capelli biondi che Loki si diverte a tagliare per dispetto scatenando l’ira di Thor.
Ci sarebbero infinite differenze ancora, ma magari presto farò un articolo apposta su tutte le differenze tra mito/comics e film.
Intanto vi consiglio vivamente di leggere questo libro, amanti o no della Marvel e della mitologia vivrete sicuramente delle di divertente lettura accompagnate da un affascinante Burlone.
Tempo di lettura del libro: 6 giorni
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