Recensione in 7 punti: L’attraversaspecchi Vol. 2 di C. Dabos – Edizioni e/o
Trama:
Sulla gelida arca del Polo, dove Ofelia è stata sbattuta dalle Decane perché sposi suo malgrado il nobile Thorn, il caldo è soffocante. Ma è soltanto una delle illusioni provocate dalla casta dominante dell’arca, i Miraggi, in grado di produrre giungle sospese in aria, mari sconfinati all’interno di palazzi e vestiti di farfalle svolazzanti.
A Città-cielo, capitale del Polo, Ofelia viene presentata al sire Faruk, il gigantesco spirito di famiglia bianco come la neve e completamente privo di memoria, che spera nelle doti di lettrice di Ofelia per svelare i misteri contenuti nel Libro, un documento enigmatico che nei secoli ha causato la pazzia o la morte degli incauti che si sono cimentati a decifrarlo.
Per Ofelia è l’inizio di una serie di avventure e disavventure in cui, con il solo aiuto di una guardia del corpo invisibile, dovrà difendersi dagli attacchi a tradimento dei decaduti e dalle trappole mortali dei Miraggi.
Recensione L’attraversaspecchi :
La lettura del secondo volume della serie L’Attraversaspecchi è stata davvero veloce, la storia è talmente avvincente e divertente che scorre in brevissimo tempo.
Eccoci quindi ai 7 punti che rendono L’attraversaspecchi così travolgente:
1 Il rapporto tra Ofelia e Thorn: Lui sempre glaciale e apparentemente disinteressato alla futura moglie, lei confusa e arrabbiata con Thorn per il comportamento indecifrabile. Li ritroviamo così, Ofelia goffa e impacciata è convinta di non avere la minima possibilità di vivere serenamente al fianco di Thorn, lui la vede come un bersaglio per i nemici, una ragazzina piccola e impacciata sempre sul punto di combinare disastri. Non c’è apparentemente verso di farli andare d’accordo, ma se fosse la loro cocciutaggine a non far vedere quello che è chiaramente davanti ai loro occhi?
2. L’ambientazione: in questo secondo volume scopriamo nuove arche e nuovi “piani”. Le illusioni infatti portano il lettore in ambientazioni irreali grazie alle clessidre che offuscano e variano la percezione della realtà. Un espediente molto ingegnoso da parte dell’autrice per introdurre il punto cardine di questa storia, la realtà può cambiare sotto i tuoi occhi e non sai mai se quello che vedi è frutto di una elaborata illusione.
3. I personaggi secondari: In questo secondo libro i personaggi secondari del primo iniziano ad avere una grossa importanza. Coloro che all’inizio apparivano come un contorno ora sono tasselli importanti per Ofelia, gravitano intorno a lei fornendole spunti e indizi per capire cosa sta succedendo alle arche e alle illusioni. Qualcuno trama alle spalle dei promessi sposi e ogni personaggio ha la sua rilevanza per lo svolgimento della storia.
4. Il mistero: leggendo questo secondo libro si ha ben chiaro fin dai primi capitoli che c’è qualcosa di grosso che bolle in pentola. I personaggi sono inquieti, nulla va secondo i piani e gli stessi protagonisti sono ansiosi e nervosi. La trama ci porta velocemente al punto di rottura, in cui alcuni dei personaggi di spicco delle arche iniziano a sparire misteriosamente. Intanto il Sire Faruk (Odino nella mitologia norrena), è sempre più ossessionato dalla lettura del libro che porta attaccato al proprio corpo da centinaia di anni. Cosa nasconde? Perchè la sua memoria è irrecuperabile? In questo libro si fa più intensa la domanda che tormenta tutti: Chi è Dio?
5. I colpi di scena (spoiler free): Nonostante la trama verta decisamente in una direzione inequivocabile scopriamo che nulla è come sembra, chi è amico non vuole altro che il male dei protagonisti e tutti rischieranno la vita in un modo o nell’altro, vittime dei macchinosi piani di un’entità che nessuno riesce a identificare ma che tesse le fila della storia fin dal primo volume.
6. Il protagonista: Se nel primo volume era già interessante, qui Thorn è decisamente un protagonista maschile di tutto rispetto. Iniziamo a vedere dei lati del suo carattere prima inimmaginabili, si ferma ad ascoltare Ofelia, la rispetta e prende in considerazione le opinioni degli altri. Tutte caratteristiche normali per un protagonista di qualsiasi altro libro, ma non qui! Thorn era ermetico, irraggiungibile. Ora l’autrice lo sta rendendo accessibile e decisamente interessante!
7. Questo è decisamente personale: avevo onestamente paura che il secondo volume non fosse all’altezza del primo. La storia era già articolata, piena di personaggi e di elementi di magia inediti. L’autrice mi ha sorpresa non solo perché ha fatto sì che la storia si evolvesse naturalmente senza inserire elementi forzati per portare la trama a un nuovo livello, ma anche perchè ha mantenuto alto lo standard di scrittura. Non è facile scrivere un fantasy, soprattutto quando si tratta di magia e scatta facilmente il paragone con i ben più vecchi e noti libri “magici”. Ha vinto una difficile scommessa e non ho paura di dire che a mio parere il terzo sarà ancora meglio!
Consigliatissimo!
Tempo di lettura: divorato in due pomeriggi!
Cosa ho ascoltato durante la lettura:
Potete trovare il libro qui:
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