“Jalna” di Mazo De La Roche
Trama:
I Whiteoak, numerosa famiglia di origini inglesi, risiedono a Jalna, grande tenuta nell’Ontario che deve il suo nome alla città indiana dove i due capostipiti, il capitano Philip Whiteoak e la moglie Adeline, si sono conosciuti. Molto tempo è trascorso da quel fatidico primo incontro. Oggi – siamo negli anni Venti – l’indomita Adeline, ormai nonna e vedova, tiene le fila di tutta la famiglia mentre aspetta con ansia di festeggiare il suo centesimo compleanno insieme a figli e nipoti: a partire dal piccolo Wakefield, scaltro come pochi, infallibile nell’escogitare trucchi per non studiare e sgraffignare fette di torta, fino al maggiore, Renny, il capofamiglia, grande seduttore che nasconde un animo sensibile.
La vita a Jalna scorre tranquilla, fino a quando due nuore appena acquisite arrivano a scombussolarne gli equilibri: la giovanissima Pheasant, figlia illegittima del vicino, il cui ingresso in famiglia è accolto come un oltraggio, e la deliziosa Alayne, americana in carriera che, al contrario, con la sua grazia ammalierà tutti, specialmente gli uomini di casa…
Recensione:
Jalna, pubblicato la prima volta nel giugno del 1927, è una saga familiare tra le più storiche e famose.
Mazo De La Roche – canadese – fu una delle autrici più prolifiche del XX secolo. Seconda solo a Via col Vento, Jalna fu un enorme successo letterario che portò l’autrice a produrre la bellezza di 16 volumi per questa saga.
La sua scrittura chiara, lineare e allo stesso tempo raffinata le ha consentito di entrare nelle case di tantissimi lettori, più eruditi e anche meno. La facilità nel leggere le sue storie le ha consentito di vendere a un ampio pubblico e di conseguenza di vincere il prestigioso Atlantic Monthly Prize.
Jalna, è la storia della famiglia Whiteoak attraverso un arco di tempo di circa di circa cento anni.
I capostipiti, Philip e Adeline, danno vita alla loro dinastia a Jalna, una grande tenuta che porta il nome del luogo in cui si sono conosciuti. Il primo romanzo inizia negli anni 20 quando Adeline è ormai vedova e anziana, ma non per questo meno attenta a tenere a bada l’intera famiglia comandando tutti a bacchetta.
Tra un sonnellino e un urlo di disapprovazione – a volte anche accompagnato da una bella bastonata in testa al malcapitato di turno – Adeline manda avanti la proprietà e tiene a bada una enorme schiera di parenti più o meno lontani che non vedono l’ora della sua dipartita per poter spartire l’eredità.
Ma c’è poco da sperare, la signora Whiteoak è resistente e decisa a vivere ancora molto a lungo.
Ci sono poi gli altri abitanti della tenuta a popolare il romanzo:
- il capofamiglia Renny che cerca di tenere tutto sotto controllo, accasare i fratelli minori e gestire le finanze di casa. Renny è un affasciante quarantenne, spiccatamente intelligente e incomprensibilmente solo.
- Wakefield, il piccolo di casa, è un furbetto che riesce a cavarsela in ogni situazione sfuggendo quasi sempre alle punizioni e alle bastonate della nonna. E’ il personaggio meno complesso, ma non per questo meno interessante. Mantiene i tratti della famiglia perbene con i valori tramandati da un secolo ma aggiunge quel pizzico di modernità che indigna la servitù e diverte il lettore.
- Piers, aspirante poeta egocentrico e narcisista. Non si accorge di cosa gli altri desiderano, anzi non gli interessa proprio!
- Meg, Eden e Finch sono i tre fratelli che meno si sopportano. L’ipocrisia e l’egoismo li contraddistinguono e si fa davvero fatica ad amarli.
Poi ci sono le donne che non appartengono alla famiglia Whiteoak ma che hanno un ruolo molto importante, oserei dire determinante, per la storia. Pheasant e Alayne sono i personaggi chiave. Tutto il piccolo teatrino costruito con molta precisione in decine e decine di anni cade rovinosamente quando due ragazze si intromettono nella quotidianità dei Whiteoak sconvolgendo il loro mondo. Lo fanno involontariamente, innocentemente, ma in modo davvero cruciale.
Mazo De La Roche dipinge un quadro familiare imperfetto ma adorabile, in cui ogni personaggio costituisce un tassello importante nella costruzione di una storia complessa – perchè tutto quello che riguarda i rapporti familiari lo è – ma anche semplice da leggere.
Le ambientazioni, descritte bene ma senza appesantire i capitoli, sono stupende.
Trascorrerete delle piacevolissime ore in Canada, nelle grandi distese di praterie e boschi affascinanti.
Consiglio il libro a chi ama le saghe familiari e agli amanti delle storie semplici e affascinanti.
Tempo di lettura: 3 giorni
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Cosa ho ascoltato durante la lettura:
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Una risposta.
Che dire? Mi hai fatto conoscere un’autrice completamente sconosciuta e credo che valga la pena incontrarla. Belle ed interessanti, da come le descrivi, le figure femminili che, mi sembra, facciano sparire nell’ombra gli uomini della stori, lo leggerò e grazie di aver proposto una lettura così interessante