Seaview Hotel – Libro 2: Una storia che non decolla
Trama:
Una troupe in difficoltà, uno spettacolo da preparare, e un omicidio da risolvere…
Helen Dexter ha aperto un nuovo capitolo della sua vita come unica proprietaria del Seaview Hotel. Ma le cose cominciano a complicarsi quando all’hotel approda una troupe di attori in cerca di tranquillità per provare la pièce che potrebbe salvare il teatro cittadino dalla chiusura. Helen percepisce immediatamente le forti tensioni tra i membri della compagnia, ma non immagina certo che possano esplodere fino a condurre alla tragedia. Invece, la situazione precipita quando la carismatica leader del gruppo viene trovata morta. Ma da questa rappresentazione dipendono troppe cose, e gli attori non possono rinunciare allo spettacolo. Mentre cerca di far luce sul delitto, Helen si ritrova ad aiutarli e a prendere parte alla pièce. Come se non bastasse, comincia a ricevere delle telefonate minatorie, e un’incombente ispezione sulle condizioni generali dell’albergo rischia di metterne a repentaglio il futuro.
Affiancata dal fidato levriero Suki, Helen dovrà usare tutte le sue capacità per aiutare la troupe, smascherare l’assassino e salvare il Seaview Hotel.
Al Seaview Hotel tutto è pronto per un nuovo omicidio.
«Un cosy crime con note ironiche, personaggi accattivanti e
un finale del tutto inaspettato.»
«Un giallo ricco di humour, con una protagonista irresistibile e un’ambientazione di grande atmosfera.»
«Un giallo classico davvero adorabile.»
«La trama è solida e la voglia di svelare il mistero continua a tenerti incollato alle pagine.»
Recensione:
Quando ho iniziato Seaview Hotel Vol. 2 avevo grandi aspettative. Il primo volume mi aveva incuriosita ma non entusiasmata, ho aspettato un anno per capire se le cose si sarebbero evolute abbastanza da mantenere le promesse della trama.
E poi, diciamocelo, la copertina è davvero bella, evocativa, in perfetta sintonia con il tipo di storia che ci si aspetta da un giallo o cozy crime. Purtroppo, però, questo seguito non è riuscito a stupirmi.
A partire dal ritmo. Se nel primo libro il flusso narrativo riusciva a mantenere una certa tensione (pur rimanendo basilare), qui tutto sembra rallentare in maniera quasi fastidiosa. La storia si muove a rilento, e spesso la narrazione si perde in dettagli banali e ripetitivi, come la preparazione dei pasti o le passeggiate con il cane. Dettagli che, se ben inseriti, potrebbero aggiungere intimità o senso di quotidianità, ma che in questo caso non fanno altro che rallentare il passo della trama. Mi aspettavo un’evoluzione, qualche sorpresa, magari un colpo di scena in grado di rinnovare l’interesse, ma niente di tutto ciò.
La trama. La sensazione che ho avuto è quella di una storia che ricalca troppe dinamiche già viste, senza aggiungere nulla di nuovo o di originale. L’omicidio, che dovrebbe essere l’elemento centrale, finisce quasi per passare in secondo piano, come se fosse solo uno sfondo su cui i personaggi si scambiano pettegolezzi più che impegnarsi nella sua risoluzione. La storia gira attorno a chiacchiere e discussioni che non sembrano mai davvero risolutive, come se l’autrice fosse più interessata a fare della routine un tema piuttosto che a sviluppare un mistero avvincente.
Anche i personaggi non sono riusciti a sorprendermi. Nel primo libro, pur con qualche difetto, avevo visto delle potenzialità in loro, ma qui sembrano tutti restare fermi, incapaci di evolversi. È come se stessero vivendo la stessa giornata, senza che niente cambi davvero, neanche la loro prospettiva. Mi aspettavo una crescita, magari un confronto che portasse a una maggiore consapevolezza o a una qualche forma di cambiamento, ma purtroppo non è stato così. Le loro dinamiche rimangono statiche, e questo rende difficile affezionarsi o, almeno, entrare davvero in sintonia con loro. In un giallo, è fondamentale che i personaggi si evolvano, che ci siano tensioni, confronti e cambiamenti di rotta, ma qui tutto rimane uguale.
Per quanto riguarda lo stile di scrittura, se nel primo libro mi era sembrato che l’autrice avesse trovato un buon equilibrio tra narrazione e descrizione, in questo secondo volume si è persa un po’ la bussola. La scrittura risulta a tratti prolissa e poco incisiva. Come accennato, ci sono troppe descrizioni di azioni quotidiane che, sebbene possano essere parte del genere cozy crime, finiscono per appesantire la lettura, senza aggiungere nulla alla trama. Eppure, se solo avesse dosato meglio la narrazione, con meno dettagli superflui e più colpi di scena, il ritmo sarebbe stato decisamente più coinvolgente.
Ora, non fraintendetemi: se vi piacciono i cozy crime più soft, che non abbiano troppe pretese e si concentrano più sull’atmosfera che sulla risoluzione del mistero, Seaview Hotel potrebbe fare al caso vostro. Per chi ama i gialli leggeri, che non siano troppo cupi e con un pizzico di relax nelle descrizioni di vita quotidiana, la lettura potrebbe risultare piacevole. Però, se siete alla ricerca di un thriller avvincente o di una trama piena di sorprese, rischiate di rimanere delusi.
E parlando di atmosfera, la spooky season è il periodo perfetto per i gialli, per immergersi in ambientazioni un po’ inquietanti e misteriose, come quelle che Seaview Hotel potrebbe offrire. Tuttavia, nonostante l’hotel abbia tutte le carte in regola per essere un luogo ricco di misteri e segreti, la trama non riesce a sfruttare appieno il potenziale dell’ambiente. Con la giusta tensione e qualche twist narrativo in più, sarebbe stato il libro perfetto per le serate autunnali, quando ci si vuole perdere in una lettura avvolgente, ma purtroppo, in questo caso, l’effetto spooky manca.
In conclusione, sebbene la serie possa attrarre chi è alla ricerca di una lettura leggera e senza troppe pretese, Seaview Hotel non ha soddisfatto le mie aspettative. La storia e i personaggi sono troppo statici, lo stile di scrittura prolisso, e la trama manca di quel mordente che sarebbe stato necessario per renderla davvero avvincente. Peccato, perché l’ambientazione e la copertina sono davvero promettenti, ma alla fine non sono sufficienti a riscattare il libro.
Potete trovare il libro qui.
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