Trama
Un giallo irrisolvibile
Un’indagine di Vitale Federici
Dalla penna dell’autore italiano di gialli storici più venduto nel mondo
Vincitore del Premio Bancarella
Oltre un milione di copie
Anno del Signore 1793. Granducato di Toscana. Un castello fondato su un’antica abbazia, un cadavere avvolto nei tralci di una grande vite.
Sotto le luci di un’alba invernale, i vitigni innevati del barone Calendimarca si rivelano teatro di un omicidio. Non solo un enigma inspiegabile, ma anche un’onta per il casato del nobiluomo. Vitale Federici, insieme al suo devoto discepolo Bernardo della Vipera, si ritroverà a investigare su un delitto i cui moventi sembrano affondare nell’antica tradizione vinicola della famiglia baronale, e nella sua cantina sotterranea che, simile a una biblioteca, pare celare un indizio sull’identità dell’assassino. Riuscirà Vitale a fare luce su questo caso, in cui ambizione, inganno e antiche passioni si intrecciano in un mistero forse impossibile da decifrare?
Nel Granducato di Toscana, nell’anno del Signore 1793, un castello eretto su un’antica abbazia si trasforma in un palcoscenico mortale.
La taverna degli assassini, un romanzo avvincente di Marcello Simoni, ci introduce al misterioso mondo di Vitale Federici, un investigatore privato attivo nella Venezia del XVIII secolo.
Recensione “La taverna degli assassini” di Marcello Simoni – Newton Compton
Simoni ci conduce attraverso un intricato labirinto di segreti, ambizioni e inganni. La sua scrittura, sebbene per me inizialmente criptica, si rivela coinvolgente e appassionante. I personaggi sono ben delineati, ognuno con le proprie ombre e segreti. Vitale Federici emerge come un investigatore intelligente e tenace, pronto a scavare nelle pieghe più oscure della storia e della società.
Un’Immersione nel Cuore del Medioevo Italiano
Ecco alcuni punti che desidero approfondire:
1. L’ambientazione medievale e il mistero avvincente: Marcello Simoni trasporta i lettori nel cuore del Medioevo italiano con “La taverna degli assassini”, un romanzo che si apre con il ritrovamento di un corpo senza vita nella Taverna degli Assassini a Firenze. Questo evento scatena una serie di eventi intricati e misteriosi che coinvolgono il lettore fin dalle prime pagine. La prosa dettagliata e coinvolgente di Simoni crea un’ambientazione autentica, permettendo ai lettori di immergersi completamente nel periodo storico e di vivere le atmosfere cupe e misteriose del Medioevo italiano.
2. La ricchezza dei dettagli storici: La capacità dell’autore di dipingere un ritratto vivido del Medioevo ci permette di esplorare le strade polverose delle città, di respirare l’aria impregnata di spezie dei mercati e di immergerci nei luoghi oscuri e suggestivi della taverna. La precisione dei dettagli contribuisce a rendere il romanzo ancora più avvincente e realistico, trasportandoci indietro nel tempo e facendoci vivere appieno l’epoca.
3. I personaggi complessi e ben delineati: Un altro punto di forza del romanzo sono i suoi personaggi. Dal protagonista ai personaggi secondari, ognuno è caratterizzato con profondità e complessità, con motivazioni e segreti che si svelano poco a poco durante il corso della storia. Il protagonista, in particolare, è un personaggio affascinante e intrigante, con un passato misterioso e un’intelligenza acuta che lo rende un investigatore avvincente da seguire. La rappresentazione dei personaggi femminili è particolarmente apprezzata, presentata in modo realistico e senza stereotipi. La cantina, con i suoi vini pregiati e i segreti nascosti, diventa un personaggio a sé stante.
4. La qualità fisica del libro: La qualità fisica del libro è degna di nota. Le illustrazioni all’interno del volume aggiungono un tocco di magia e mistero, immergendoci completamente nell’atmosfera del romanzo.
Come lettrice, sono rimasta meravigliata dalla maestria con cui Simoni intreccia la storia, la cultura vinicola e l’arte dell’investigazione. La sua prosa evocativa mi ha trasportato nel cuore del Granducato di Toscana, facendomi sentire parte di questa indagine avvincente.
La taverna degli assassini è il primo libro che leggo dell’autore, ma sicuramente non sarà l’ultimo. La sua capacità di creare un’atmosfera coinvolgente e di mantenere il lettore sulle spine fino all’ultima pagina è notevole.
Potete trovare il libro qui.
Il suo nuovo libro, invece, lo trovate qui.
Una risposta.
Ho amato i gialli storici ma dopo aver letto “Il nome della rosa “non sono riuscita più a leggerne altri. Recensione interessante, invoglia a ricominciare con queste letture, chissà……