Recensione “L’ha deciso il mare” di Amanda Foley
Trama:
1892. In un’Irlanda in piena crisi politica e religiosa, nella contea di Gallway viene trovato il corpo carbonizzato di una donna. Da qui prende il via la saga familiare dei Winslow, antica e nobile dinastia inglese. L’inaspettato matrimonio di lord Oliver Winslow spezzerà il precario equilibrio della famiglia dando il via ad una lotta superba tra due donne troppo diverse tra loro: Kathleen, giovane e avvenente popolana irlandese e lady Emma, la matriarca dei Winslow.
Mentre nei villaggi e nelle città irlandesi si preannuncia una lotta senza quartiere contro l’odiata Inghilterra, Edward, ultimo rampollo della dinastia, vive bilico tra il senso di dovere verso la famiglia e il seme ribelle dell’orgoglio irlandese che si scontra con gli ‘ideali’ di lady Emma.
Un inaspettato viaggio in America, segretamente organizzato dalla perfida lady Emma per allontanare il nipote dal covo della rivolta, gli farà conoscere Eleonore, indomita e passionale suffragetta che lo aiuterà a far luce su se stesso, il suo futuro e il segreto che avvolge i Winslow. Le descrizioni, il linguaggio e i dialoghi conducono a ritmo serrato fino al colpo di scena finale dove gli equilibri si rompono e le certezze vacillano risolvendo tuttavia un mistero che condurrà Edward verso la consapevolezza che quando una nave si incaglia, ‘non sempre’, l’ha deciso il mare
Recensione:
“L’ha deciso il mare” è un romanzo storico ambientato a fine ‘800-inizio 900, tra Irlanda e America.
La storia è focalizzata sulle vicende di una famiglia bene, i Winslow, che si trova a dover affrontare il giudizio della società e a scontare le conseguenze di scelte avventate e dettate dall’amore.
Due donne, due mondi opposti in tutto, si ritrovano al centro di una storia che si dirama fino oltreoceano in una avvincente successione di eventi che porta alla verità sui alcuni segreti dei Winslow sepolti ormai da molti anni.
Le ambientazioni sono da favola, curate e attente. Non sono mai stata in Irlanda ma al termine di questo libro mi è sembrato di vedere davvero quegli scenari stupendi che l’autrice ci dipinge.
La narrazione è fitta di dialoghi e questo può accattivare o annoiare il lettore, è una cosa assolutamente soggettiva e proprio per questo non posso certo trovarlo un aspetto negativo.
Ci sono stati libri fitti di dialoghi che ho mollato dopo poco, e poi ci sono libri come questo che non puoi lasciare finché non finiscono.
Libro consigliato agli amanti degli storici e alle saghe familiari ambientate a fine ‘800.
Io l’ho apprezzato moltissimo
Mirtilla Malcontenta
Le fiamme di Pompei
Potete trovare il libro qui:
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