Recensione Libro/Mania “Il tramonto a Oriente” di Michela Rossi

Recensione Libro/Mania “Il tramonto a Oriente” di Michela Rossi

Trama:

Una chiamata irrompe nella quotidianità di Alice Fossi, è sua madre che con voce tremante le chiede di andare subito a casa. Qualcosa di grave è accaduto. Tutte le porte dell’appartamento sono aperte e il vociare di sottofondo lascia intuire che la silenziosa routine del condominio è stata interrotta. Dov’è suo padre? E perchè tutta quella gente in casa loro? La madre non sa rispondere, invece la vicina, lucida e presente, le indica la cucina con occhi preoccupati. Suo padre è seduto su una sedia, ma con la testa riversa sul tavolo, una macchia di sangue che si allarga sul marmo bianco e una pistola a terra. L’eco di quello sparo si riverbera fino all’ultima parola del romanzo e sembra dare ad Alice la forza di mettersi in movimento.
Inizia così un viaggio da Carrara a Samal, nelle Filippine. Un viaggio di ricerca di verità spesso scomode sul padre e sul loro rapporto, ma in grado di aprire le prospettive di Alice e cambiarla per sempre.

Recensione Il tramonto a Oriente

Recensione:

Un viaggio verso l’ignoto, un’esplorazione continua, un amore in crescendo… sono questi gli elementi
fondamentali del nuovo romanzo di Michela Rossi, “Tramonto a oriente”, edito da Libromania.
Il suicidio del padre, Giulio, sarà per la protagonista, Alice Fossi, il punto di partenza, doloroso, da cui
partire per esplorare e conoscere mondi nuovi, sensazioni, paure e desideri finora inespressi.
Cosa ha spinto il padre a compiere quel gesto estremo? Perché lo ha fatto? Perchè il padre amava così
tanto le Filippine? Al punto da comprare persino una casa lì? Sono questi gli interrogativi che assediano
la mente di Alice. Sono domande dolorose, perchè generalmente senza risposta, ma lei vuole sapere, deve
sapere.Il suo rapporto con il padre non è mai stato facile e Alice sa benissimo che per sapere dovrà
indagare, dovrà addentrarsi nelle zone più oscure e intime del padre. Ma, e lo insegna Eschilo, conoscere
è soffrire.

Dare un senso al suicidio del padre è l’unico modo per “fare pace”, con lui in primis e con se stessa :
Alice comincerà allora a ripercorrere la vita del padre, si troverà fra Carrara e l’isola di Samal, nelle
Filippine, in un viaggio geografico e interiore nello stesso tempo. I segreti che il padre ha voluto fino alla
fine mantenere sono il motore delle azioni di Alice, un modo di “affrontare i mostri” ,avere il coraggio di
osare, di “andare oltre” le paure e le insicurezza ( del presente e del passato) che animano la sua vita.
In questo viaggio Alice non è sola, ha al suo fianco Teo, ma si troverà anche a fare i conti con gli amici e
presunti amici del padre, il misterioso Egidio, Karl e la moglie Lily, Marjan e il figlio Maloy, Gustav e
Paolo.

La scrittura, lineare, pradossalmente ti trascina in un turbine di immagini ed emozioni, fino a vivere la
vita, empaticamente, con gli occhi di Alice. È una storia che ti coinvolge e stravolge, tra le pieghe dei
segreti familiari nasce una storia d’amore, da un’indagine si sviluppa un noir.
Perchè leggere questo libro? È un romanzo da cui si impara, si impara a non arrendersi, a non fermarsi
alle apparenze, a non negare le emozioni, fossero anche angoscia e paura. Ricostruire la vita di chi non c’è
più può essere doloroso, ma è la sola possibilità che abbiamo per dargli voce, ancora.

Potete trovare il libro qui:

Le fiamme di Pompei