Recensione “Orfani bianchi” di Antonio Manzini

Tempo stimato di lettura: 3 minuti

 
 

Recensione “Orfani bianchi” di Antonio Manzini

 

«Solo Manzini è davvero all’altezza.»
Antonio D’Orrico – Corriere della SeraVolevo misurarmi con un personaggio femminile. Una donna unica con una vita difficile che per trovare un angolo di serenità è pronta a sacrifici immensi. Mia nonna stava morendo, io guardavo Maria che le faceva compagnia e veniva da un paesino della Romania. E mi domandavo: quanto costa rinunciare alla propria famiglia per badare a quella degli altri?
Antonio Manzini

Trama:

Mirta è una giovane donna moldava trapiantata a Roma in cerca di lavoro. Alle spalle si è lasciata un mondo di miseria e sofferenza, e soprattutto Ilie, il suo bambino, tutto quello che ha di bello e le dà sostegno in questa vita di nuovi sacrifici e umiliazioni.

Per primo Nunzio, poi la signora Mazzanti, “che si era spenta una notte di dicembre, sotto Natale, ma la famiglia non aveva rinunciato all’albero ai regali e al panettone”, poi Olivia e adesso Eleonora. Tutte persone vinte dall’esistenza e dagli anni, spesso abbandonate dai loro stessi familiari. Ad accudirle c’è lei, Mirta, che non le conosce ma le accompagna alla morte condividendo con loro un’intimità fatta di cure e piccole attenzioni quotidiane.
Ecco quello che siamo, sembra dirci Manzini in questo romanzo sorprendente e rivelatore con al centro un personaggio femminile di grande forza e bellezza, in lotta contro un destino spietato, il suo, che non le dà tregua, e quello delle persone che deve accudire, sole e votate alla fine. “Nella disperazione siamo uguali” dice Eleonora, ricca e con alle spalle una vita di bellezza, a Mirta, protesa con tutte le energie di cui dispone a costruirsi un futuro di serenità per sé e per il figlio, nell’ultimo, intenso e contraddittorio rapporto fra due donne che, sole e in fondo al barile, finiscono per somigliarsi.

Dagli occhi e dalle parole di Mirta il ritratto di una società che sembra non conoscere più la tenerezza. Una storia contemporanea, commovente e vera, comune a tante famiglie italiane raccontata da Manzini con sapienza narrativa non senza una vena di grottesco e di ironia, quella che già conosciamo, e che riesce a strapparci, anche questa volta, il sorriso.

Recensione Orfani bianchi


Recensione:

Il nuovo libro di Manzini “Orfani bianchi” affronta temi delicati e molto attuali. La protagonista è Mirta Mitea una trentaquattrenne che ha dovuto lasciare la Moldavia per trasferirsi in Italia con la speranza di trovare un lavoro e garantire un futuro migliore a suo figlio. Le descrizioni della storia di Mirta ci portano a vivere in prima persona una situazione difficile, comune a molte donne che prestano il loro aiuto in case di sconosciuti e che vedono molte volte azzerata la proprio identità. Trasferendosi in Italia, Mirta ha lasciato suo figlio che è diventato un orfano bianco rinchiuso in un Internat, quelli che noi chiamiamo orfanotrofi. Il bambino non sorride, non mangia e non gioca più con i suoi compagni perché sente la mancanza della madre. Ma allora chi sono gli orfani bianchi descritti da Manzini? Bambini che pur avendo genitori in vita si vedono costretti a vivere lontano da essi perché non ci sono soldi e il bisogno di dare loro una vita dignitosa è più alto di qualunque altra cosa.
Considerazioni:
Viene descritta la nostra società che non ha più tempo di dedicarsi ai genitori anziani e quindi delega gli affetti a persone venute da lontano. Da qui abbiamo due situazioni: donne costrette a pagare un prezzo altissimo perché obbligate a lasciare i propri affetti, e persone anziane, che ormai si sentono inutili poiché non autosufficienti, e che percepiscono la loro esistenza solo come un fluire del tempo, senza emozioni, aspettando che arrivi la morte.
La trama intessuta dal Manzini affronta temi e problematiche estremamente attuali: razzismo, povertà, disuguaglianza, insensibilità, egoismo. Scritto con un linguaggio semplice e scorrevole “Orfani bianchi” è un libro empatico che porta il lettore a immedesimarsi nella protagonista, nei suoi problemi e nelle sue speranze.
Potete trovare il libro qui:

Le fiamme di Pompei


Voto: VotazioneVotazioneVotazioneVotazioneVotazione
Recensione di: Miriam Salladini
Scheda libro

Titolo: Orfani bianchi
Autore: Antonio Manzini
Data pubblicazione*: 20/10/2016
Editore: Chiarelettere
Lingua: Italiano
Genere: Romanzo
ISBN: B01JAAFL68
Autore recensione: Miriam Salladini
Valutazione recensione: 5
*Se giorno e mese risultano 01/01 la data esatta può essere non pervenuta.

TAG

CATEGORIE

Nessuna risposta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *