Recensione “Progetto Abduction: Missing Time – La caccia” Vol. 1 e 2 di Riccardo Pietrani
Missing Time – Trama:
La nostra mente non è in grado di concepire la quarta dimensione, il tempo: ci limitiamo a suddividerlo tramite un’unità di misura convenzionale. Senza questo parametro per noi il tempo non esiste, e i giorni si susseguono scanditi solamente dall’alternanza fra la luce e le tenebre.
Per questo motivo molta gente non si accorge della sparizione di intere porzioni di tempo dalle proprie vite. Possono essere pochi minuti, o addirittura pochi secondi, per i nostri orologi. Può accadere a chiunque, in ogni momento.
Anche mentre stai leggendo queste righe.
E non è un fenomeno naturale.
Recensione Missing Time
La caccia – Trama:
Enrico è al settimo cielo. Il tumore al cervello che gli era stato diagnosticato e per il quale avrebbe dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico sembra inspiegabilmente scomparso.
Tornato a casa, viene contattato da un suo vecchio compagno delle scuole medie, Antonio Mandara, che stranamente è al corrente del suo stato di salute. Enrico scoprirà che un intero gruppo di persone è venuto a sapere delle sue condizioni… e che la risposta al mistero potrebbe risiedere in ciò che è accaduto due settimane prima, quando nel suo quartiere è stato avvistato qualcosa di indecifrabile.
Recensione La caccia
Recensione:
Federico Bonfanti, giovane giornalista milanese, viene contattato da un famoso psicologo esperto in rapimenti alieni per un’intervista scoop che potrebbe cambiargli la carriera.
Enrico Brambilla, dopo la miracolosa scomparsa del tumore al cervello a un passo dall’intervento chirurgico, viene invitato da un ex compagno di scuola a conoscere un gruppo di ufologi convinti che dietro la sua guarigione ci sia la mano degli extraterrestri.
In un periodo editorialmente sommerso da fantasy e romanzi rosa, Riccardo Pietrani spicca con una saga fantascientifica, “Progetto abduction”, ai limiti del thriller più ansiogeno.
Entrambi i racconti presentano lo stesso schema di base: un giovane uomo, senza impedimenti familiari e lavorativi seri, è avvicinato da un personaggio legato al mondo degli alieni e messo a conoscenza di fatti che lo portano a sconvolgenti conseguenze. Ed entrambi terminano con un finale più che aperto che, oltre a lasciare un po’ di amarezza nel lettore speranzoso di trovare nel secondo libro le risposte alle domande del primo, accende la curiosità sulle possibili soluzioni. Sono storie all’apparenza indipendenti, quindi leggibili singolarmente, ma unite da un filo conduttore che le fa apparire come binari paralleli indirizzati verso la stessa direzione.
La lettura è godibile, specialmente in “Missing time”, spiazzante e innovativa; l’autore ha la straordinaria capacità di incuriosire tramite una scrittura semplice e lineare, frutto probabilmente anche di un efficace lavoro di editing, e di uno stile accattivante, ed è stato, cosa non scontata di questi tempi, capace di inserire la giusta dose di suspense e di colpi di scena. Le reazioni che provano i personaggi, nello scoprire che intere parti del loro tempo sono state “sottratte” da creature aliene, sono efficacemente realistiche e inquietanti, tanto da portarci a riflettere sull’enorme lavoro di ricerca fatto dallo scrittore riguardo questi sconosciuti fenomeni.
L’assoluta impossibilità di indovinare come possa concludersi la saga crea una certa perplessità, la paura di una delusione è tanta, le aspettative alte: confidiamo nella creatività di Pietrani per un finale all’altezza.
“Non puoi fuggire da qualcosa che non comprendi.”
Le fiamme di Pompei
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