Recensione Triskell Edizioni “Dove c’è fumo” di L. A. Witt
Trama:
Anthony Hunter si chiede che diavolo gli è saltato in mente di accettare di condurre la campagna di un candidato inesperto perché venga eletto Governatore della California. Non appena incontra il bellissimo, carismatico – e sposato – politico, l’attrazione si scontra immediatamente con la sua solida professionalità, e Anthony si rende conto di trovarsi in una situazione molto difficile.
A Jesse Cameron non piace l’idea di presentarsi come un candidato retto e felicemente sposato, ma suo zio, ex senatore, insiste col dire che questo gli darà un vantaggio sul suo rivale. L’unico problema è che il matrimonio di Jesse è finito, ed esiste solo per mantenere intatta la sua facciata eterosessuale. Oh, e poi c’è il piccolo dettaglio che riguarda la sua innegabile attrazione verso l’estremamente sexy compaign manager. O il fatto che quell’attrazione sia molto, molto reciproca.
Non ci vuole molto prima che la tentazione esploda in una rovente relazione segreta, ma sotto il microscopio dei media e lo scrutinio del pubblico votante, Anthony e Jesse riescono a nascondersi solo fino a un certo punto.
E questo è uno scandalo al quale una campagna non può sopravvivere…
Recensione:
“Dove c’è fumo” è un libro che parla di Jess, aspirante governatore della California, e Anthony, il suo campaign manger. Jess è sposato, e il suo felice e perfetto matrimonio è sotto tutti i riflettori, grazie all’aiuto dello zio Roger che è stato governatore della California in passato e sa quanto questo conta per gli elettori. Non ci sarebbero problemi, se il matrimonio non fosse una farsa in quanta Jesse è gay, inoltre sua moglie ha problemi a gestire la pressione e lo si nota con una notevole diminuzione di peso: davanti alle telecamere recitano la parte degli innamorati felici, ma poi in privato sono solo amici. Quando Anthony lo scopre si arrabbia molto per non esserne stato informato, in quanto sa quanto può essere pericolosa un’informazione del genere se dovesse venire allo scoperto, senza considerare il fatto che è anche lui gay ed è estremamente attratto da Jesse, e questa attrazione è ricambiata. Jesse se la cava bene con gli elettori, sa affascinarli e far sentire che è dalla loro parte, ma è anche molto combattuto perché vorrebbe iniziare una storia con Anthony ma ha dei sensi di colpa nei confronti della moglie.
Considerazioni:
Il libro ha una trama che attira, ti invoglia alla lettura, infatti ho iniziato questo libro piena di aspettative e molto entusiasta, ma mi ha delusa. Prima di arrivare a metà libro il mio interesse era notevolmente calato, in quanto tutta la parte centrale scorre molto lentamente, e si rianima un po’ solo a fine libro. Questo è un vero peccato, perché gli ingredienti per un buon libro ci sono tutti, ma non li ha saputi sfruttare adeguatamente. La trama è interessante, parla di problemi reali ed attuali come la paura di non essere accettati da parte dei gay (il matrimonio copertura), il bisogno di sembrare perfetti e quindi la necessità di mentire per entrare nel mondo della politica, dove se non fingi è molto difficile che riesci ad entrare, il problema della bulimia con tutto ciò che comporta (mangiare e dopo autoprocurarsi il vomito, la negazione del problema, sbalzi d’umore, svenimenti,…).
Il libro poteva essere molto migliore, forse bisognava accorciarlo un po’ in modo da non dilungarsi troppo in monologhi e pensieri che – a mio parere – non hanno aggiunto nulla al libro in quanto sono stati ripetuti diverse volte.
Le fiamme di Pompei
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