Recensione “Viaggio in Oriente” di Gustave Flaubert – Ibis

Tempo stimato di lettura: 3 minuti

Trama

Nell’ottobre del 1849, Gustave Flaubert (1821-1880), insieme all’amico Maxime Du Camp, parte per un viaggio in Oriente che lo porterà in Egitto, in Palestina, in Asia Minore, a Costantinopoli, in Grecia e in Italia: un lungo itinerario che per i primi otto mesi vedrà Flaubert risalire il Nilo fino alla Nubia. Da questa esperienza eccezionale, Flaubert ha riportato una fitta serie di appunti e di note, da cui intendeva trarre materiale per un romanzo che non scrisse mai. È tra il giugno e il settembre del 1851, poco prima di intraprendere la stesura di Madame Bovary, che Flaubert mette in campo tutte le sue energie per scrivere il resoconto del viaggio: un testo diretto, selvaggio, a volte folgorante, sempre sorprendentemente vero, in cui il giovane scrittore, ancora sconosciuto, fa la scommessa con se stesso di “dire tutto” e di registrare così i ricordi di questa che era stata per lui un’esperienza decisiva. Tuttavia, questo viaggio, che Flaubert considerava un monumento della memoria personale e le cui reminiscenze si ritrovano in tutta la sua opera di romanziere, fu pubblicato solo dopo la sua morte, in una versione ricostruita ex-novo dalla sua ereditiera Caroline Franklin-Grout, che fornì all’editore una copia “arrangiata”, spesso difettosa e ampiamente espurgata di tutto ciò che avrebbe potuto offendere la correttezza.

 

Viaggio in Oriente G. Flaubert

Viaggio in Oriente G. Flaubert

 


Recensione Viaggio in Oriente di G. Flaubert

Immagina di essere catapultato nel cuore del XIX secolo, in un’epoca di fervente esplorazione culturale e intellettuale in Europa.

In mezzo a questo fervore, Gustave Flaubert, uno dei più celebri scrittori francesi dell’epoca, si imbarca in un viaggio intraprendente attraverso l’Egitto, la Palestina, la Siria e la Turchia insieme al suo amico Maxime Du Camp. Il risultato di questo viaggio è “Viaggio in Oriente”, un resoconto affascinante e coinvolgente che offre uno sguardo unico e autentico sulle terre esotiche e le culture misteriose dell’Oriente.

Il XIX secolo fu un’epoca di crescente interesse europeo per l’Oriente, alimentato dalla curiosità per le culture lontane e dal desiderio di esplorare terre esotiche. In questo contesto, Flaubert e Du Camp intrapresero il loro viaggio attraverso l’Oriente, immersi nella fervida attività culturale e intellettuale dell’epoca.

L’uomo dietro le parole

Gustave Flaubert, nato in una famiglia borghese nel 1821, era un uomo appassionato di letteratura fin dall’infanzia. Dopo aver studiato legge, ha dedicato la sua vita alla scrittura, mostrando una passione ardente per la perfezione stilistica e una profonda ricerca della verità nelle sue opere. “Madame Bovary” è stato solo l’inizio del suo straordinario percorso letterario, che lo ha portato a esplorare nuovi orizzonti letterari e geografici con “Viaggio in Oriente”.

La narrazione trasporta i lettori direttamente nei cuori pulsanti dei mercati orientali, nei paesaggi mozzafiato e nei monasteri isolati. La sua prosa è viva e palpabile, catturando ogni dettaglio e ogni emozione vissuta durante il viaggio. Utilizzando dettagli sensoriali, simbolismo e metafore, crea un’immersione profonda nell’esperienza del viaggio, rendendola più viva e coinvolgente.

Attraverso le sue esperienze, Flaubert ci offre uno sguardo autentico e rispettoso sulle culture e le tradizioni dell’Oriente. Interagendo con persone di diverse classi sociali e religioni, ci mostra la complessità e la diversità delle società orientali dell’epoca, invitandoci a comprendere e apprezzare le differenze culturali.

Oltre alla narrazione dei viaggi stessi

“Viaggio in Oriente” offre spunti per riflessioni politiche e socio-culturali, riflettendo sulle dinamiche sociali e politiche dell’Oriente visitato dall’autore. Queste riflessioni aggiungono profondità e complessità al racconto, offrendo al lettore uno sguardo più ampio sul contesto storico e culturale dell’epoca.

Ma non è solo un viaggio di scoperta culturale

Flaubert non esita a descrivere con vivacità le scene di vita quotidiana che hanno suscitato scalpore nell’epoca vittoriana. Le sue descrizioni dettagliate delle donne orientali e delle loro abitudini hanno agitato le acque tranquille della morale vittoriana, aggiungendo un tocco di “piccante” al suo racconto.

L’opera è stato accolta con entusiasmo e curiosità dalla critica e dal pubblico dell’epoca, suscitando discussioni animate e dibattiti su temi culturali, politici e morali. Il libro ha continuato a esercitare un’influenza duratura sulla cultura e sulla letteratura occidentale, ispirando scrittori successivi e plasmando la percezione dell’Oriente nell’immaginario collettivo occidentale.

In “Viaggio in Oriente”, l’autore ci offre un viaggio straordinario attraverso le terre esotiche e le culture misteriose dell’Oriente, arricchito da uno stile narrativo vivido e coinvolgente, dalla profondità delle riflessioni politiche e socio-culturali, e dalla vivacità degli aspetti “piccanti” che hanno suscitato scalpore nell’epoca vittoriana. Attraverso le parole dell’autore, ci immergiamo in un mondo di colori, odori e suoni unici, esplorando non solo luoghi lontani, ma anche le complessità e le sfide della condizione umana.

Flaubert ci invita così a scoprire e ad apprezzare la ricchezza e la diversità del mondo che ci circonda, offrendo un’esperienza letteraria che continua a incantare e ispirare i lettori di oggi.

 

Potete trovare il libro qui.


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Recensione di: Laura Cammareri
Scheda libro

Titolo: Viaggio in Oriente
Autore: Gustave Flaubert
Data pubblicazione*: 25/11/2022
Editore: IBIS
Lingua: Italiano
Genere: Diario di viaggio
ISBN: 978-8871646947
Autore recensione: Laura Cammareri
Valutazione recensione: 4
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