Trama:
Mia ha trent’anni, un pessimo trascorso con gli uomini e una madre che le organizza appuntamenti al buio. Ogni notte sogna il suo principe azzurro, ma al mattino si sveglia accanto a un meticcio con le orecchie cadenti e il pelo ispido. Durante il giorno, invece, gestisce una delle cliniche veterinarie più conosciute di Torino e coordina l’attività di pet-therapy presso l’ospedale locale. Tuttavia nella vita di Mia sembra non esserci più spazio per l’amore. O, almeno, così pensava prima di conoscere Alberto, un affascinante medico, e Diego, un poliziotto che si è appena trasferito dalla Puglia. La freccia di Cupido riuscirà a colpire la persona giusta per guarire il cuore di Mia?
Recensione:
Mia è una giovane veterinaria, una donna in carriera con tanti progetti nella testa e tante emozioni nel cuore troppo spesso soffocate dalle sue grandi paure.
Un passato burrascoso, doloroso, e una lunga serie di delusioni l’hanno resa la donna coraggiosa e chiusa che è ora, quello che però non sa è che il tempo della sofferenza è finito.
Lungo lo scorrere delle pagine impariamo ad apprezzare tanti piccoli aspetti di lei che la rendono non solo speciale ma anche molto vicina a quello che sono le donne nella realtà, forti e coraggiose nonostante tutto.
Il carattere di Mia, le sue emozioni e le sue speranze la rendono simile a noi, come se fosse l’amica di sempre a raccontarci la sua storia.
Un suo grande punto di forza è l’amore per gli animali, la sua passione e dedizione è ammirevole e ci lascia senza parole in più di una situazione. Tra grandi progetti lavorativi e salvataggi di animali in pericolo la nostra protagonista si trova ad affrontare una grande sfida, l’amore per un uomo forte e affascinante.
Sarà proprio lui la cura per la sua anima ferita? Riuscirà a fare a pezzi lo scudo che Mia usa per proteggersi dai sentimenti più profondi e condurla per mano verso un futuro sereno?
L’autrice ha avuto la delicatezza di introdurci nel mondo di Mia un po’ per volta, ci presenta una ragazza forte e disillusa e ci permette di entrare nel suo mondo fatto di amore infinito per gli animali e grandi progetti lavorativi, ma solo in seguito e molto lentamente ci fa scoprire i suoi punti deboli i lati oscuri che non le consentono di essere pienamente felice.
Le zone d’ombra dei protagonisti sono sempre quelle più affascinanti, sono quelle che il lettore vuole davvero scoprire. Ed è stata un’ottima scelta per me quella di farci aspettare, di lasciarci ragionare e capire poco per volta cosa si nasconde nel passato della ragazza.
Non sempre gli autori scelgono questa strada, spesso troviamo il protagonista tormentato e in breve tempo scopriamo tutto di lui, e poi non ci resta che capire come andrà a finire.
Qui però siamo l’ombra di Mia, la seguiamo nelle sue giornate difficili fatte di scelte, di paure e di soddisfazioni e anche quando la vediamo gioire dei suoi successi riusciamo a percepire quel sentimento nascosto, quello che le impedisce di lasciarsi andare.
Quando ha paura o quando vorrebbe essere felice, viene spontaneo parlare col libro e dire “Avanti su, non puoi fare di nuovo un passo indietro. Qualcosa deve esserci che ti fa sbloccare!”
Viene voglia di prenderla per mano e dirle che non è sola, che qualsiasi cosa sia successa è ora di andare avanti. Fortuna che c’è chi nel corso del libro sente le nostre richieste e s’introduce nella sua vita sgomitando, senza lasciarle troppe opportunità per dire no. Ed è proprio quando sente il desiderio di lasciarlo entrare nella sua vita che capiamo cosa è davvero importante per lei.
Mia non ha bisogno di dimenticare il passato, ha bisogno di un nuovo inizio.
“Te lo dico sottovoce” è stata una bellissima scoperta e spero di leggere presto il seguito.
Se dovessi descriverlo in due parole sarebbero delicato e fresco, la scelta dei personaggi è ottima per far arrivare al lettore il vero messaggio del libro: non esiste passato così buio da non permetterci di sperare in un nuovo bellissimo inizio.
Una nota di merito per Bubu, fantastico in ogni situazione.
Recensione a cura di: Mirtilla Malcontenta
Le fiamme di Pompei sostiene il Made in Italy e il self pub ed è disponibile per articoli e recensioni.
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